- Accesso stradale
- arrivati al Col de la Croix de Fer senza problemi
Una piacevole ascensione su ghiacciaio ad una bella montagna ancora poco nota e ancor meno frequentata dagli alpinisti italiani…che da tempo avevo in mente di salire proprio come meta di una gita sociale…per far conoscere a diversi amici questa montagna che mi aveva lasciato un ottimo ricordo in occasione della mia prima visita alcuni anni fa. Siamo arrivati al Col de la Croix de Fer nel pomeriggio, dopo aver viaggiato comodamente, e con tanto di sosta per la “pausa pranzo” a Bardonecchia. Incontrati al colle i due amici di Bordighera ci siamo incamminati sulla stradina che porta al Refuge de l’Etendard sotto un cielo nuvoloso e con nebbia dai 2300 metri in avanti…ma senza crearci alcun problema. A parte qualche tratto innevato si sale bene al rifugio…quasi senza pestare più neve (neve peraltro decente e ancora compatta nonostante l’ora). Arrivati dopo circa 1,40 ore di cammino al rifugio, scopriamo con piacere che non c’è troppa gente, in tutto saremo una quarantina, buona la sistemazione, il trattamento e la cena. Al mattino di domenica 12 ci mettiamo in cammino verso le 5,30…praticamente tutti gli ospiti del rifugio sono diretti al Pic de l’Etendard oggi ! L’inizio giornata si presenta abbastanza nuvoloso e pure con una fastidiosa nebbia…ma salendo si riesce a vedere qualche spiraglio di sole. ll tratto che costeggia i due laghi è ancora sotto le nuvole, si oltrepassano dei nevaietti su neve dura e compatta…e verso l’ampio colletto di quota 2700 m. finalmente spunta il sole, nebbia e nuvole si dileguano e l’Etendard si mostra in tutta la sua bellezza…veramente un ambientino incantevole e una bella montagna ! Abbiamo anche la fortuna di poter ammirare uno spettacolare “mare di nuvole” dove emergono come tante isolette le montagne più belle della Vanoise, Delfinato per arrivare ai Gruppi del Bianco e del Grand Combin…veramente grandioso !! Il ghiacciaio di Saint Sorlin è in ottime condizioni, neve dura e compatta e attualmente senza crepacci visibili e/o scoperti. Saliamo con picca e ramponi ma senza legarci, dato che si sale senza problemi e non ci sono rischi e/o problemi particolari. Prima su pendii di moderata inclinazione e poi più ripidi man mano che si sale e si prende quota…sempre seguendo una ottima pista già tracciata nei giorni scorsi. La salita del ghiacciaio è stata davvero piacevole e divertente, tutti se la sono cavata egregiamente, molto bella l’ultima ripida rampa (un buon 40° di pendenza) e l’uscita, una breve impennata a 45° che ci ha condotti sulla breve cresta finale. Per una mezz’oretta circa la vetta dell’Etendard….era solamente nostra…dandoci il tempo di godercela, di ammirare un panorama vastissimo e strepitoso…oltre allo scatto delle foto di rito ! Oltre a noi c’erano altri 6 francesi, più altri che salivano…oggi almeno 30 persone hanno calcato la neve della cima ! Anche in discesa nessun problema…solo nella parte alta in qualche tratto la neve era un pochino allentata, ma siamo scesi senza faticare troppo. Al ritorno abbiamo avuto il piacere di ammirare anche i due splendidi laghi non visti in salita…il Lac Blanc e il Lac de Bramant. Una sosta al Rifugio e poi la tranquilla discesa al colle.
Questa gita è stata fatta nell’ambito di una riuscita gita sociale del CAI Ligure di Genova, organizzata dal sottoscritto con 12 partecipanti…e tutti arrivati in cima ! Per la prima volta come gradita ospite ho avuto in gita Emma (pr18) che ringrazio per l’ottima compagnia ! Ottimo gruppo e ottima la compagnia di tutti..requisito fondamentale per trascorre delle piacevoli giornate, fare delle belle gite e condividere insieme gioie e soddisfazioni. Nel gruppo c’erano anche Claudio e Gabriele del CAI di Bordighera..che ringrazio per la partecipazione !