E' quindi una meta effimera, in quanto la colata avrà termine presto o tardi.
Pur avendo un interesse prettamente turistico/scientifico, la gita riserva comunque una ottima discesa su bei pendii con vista sul mare.
E' spesso presente vento molto forte ed il tempo può cambiare improvvisamente: con meteo negativo l'Etna diventa una montagna molto severa.
Consigliati i ramponi e pelli "da buttare" perchè la cenere e i piccoli grani di lava presenti sulla neve sono molto abrasivi.
Non ci sono particolari problemi o pericoli nell'avvicinarsi alle bocche eruttive, secondo le informazioni raccolte da alpinisti locali.
Segnalo la ottima ospitalità e disponibilità trovata al B&B "Sotto il Vulcano" a Nicolosi, ottima base logistica per esplorare sia l'Etna sia i suoi dintorni.
La partenza è lungo la strada che da Zafferana sale al Rifugio Sapienza, qualche centinaio di metri prima degli evidenti crateri Silvestri.
Si risalgono gli ampi pendii esposti a S, lasciando a sinistra i crateri Silvestri e le bocche del 2001 e puntando alla evidente “Schiena dell’Asino”, spallone che scende dalla Montagnola e che si può raggiungere dove si preferisce. Si prosegue lungo la spalla, avendo a destra un balcone sulla magnifica Valle del Bove e sul fiume di magma. Senza pervenire alla vetta della Montagnola si attraversa a destra in direzione N, puntando all’evidente terrazzo lavico fra i crateri del 2001/2002 (a N della Montagnola) e il cosidetto “Belvedere” sulla Valle del Bove (un largo pulpito a quota 2750 circa). Da qui, lasciati gli sci e calzati i ramponi) traversare in leggera discesa verso N in direzione della evidente colata di magma . Al ritorno è possibile salire in vetta alla Montagnola per una splendida discesa sulla Schiena dell’Asino.
E’ possibile abbreviare il percorso salendo con la funivia a quota 2504 m per poi ricongingersi all’itinerario precedente attraverso l’evidente colletto a N della Montagnola (resti di skilift).
- Cartografia:
- Cartografia: 1:50000 - Parco dell'Etna - TCI