Fare scivolare la corda in quanto il salto è strapiombante!
Attenzione alla discesa, noi ci abbiamo messo un'ora e non è da sottovalutare in quanto si svolge in un canalone che sembra un torrente in secca con molti massi instabili e foglie sopra di essi che rendono tutt'altro che facile il ritorno.
Le soste sono molto comode, non direi per il materiale che è decisamente datato (sia chiodi che ancoraggi), andrebbe rinfrescata tutta la via. In uno dei tratti più tecnici e difficili vi sono 3 chiodi piantati a martello di cui uno completamente piegato. Percorrere la via solo con il bel tempo e non con principianti! Il 5c è scarso meglio il 6a.
Via completamente attrezzata utile qualche nut o friend.
DIFFICOLTÀ: TD-
TEMPO: ore 3 - 4
Arrivati nel cuore della borgata lasciare a destra il forno per la panificazione e dopo qualche metro svoltare a sinistra risalendo una ventina di gradini, sembra proprio di andare in una proprietà privata, non essendoci indicazioni c'è il rischio di superare la borgata. Dopo esser saliti qualche metro in mezzo alle baite si arriva in un piano utilizzato d'estate per il barbecue, a questo punto, si svolta a sinistra e si prende dritto per il bosco superiore. In questo caso il sentiero non è ben definito. Risalire il bosco per una decina di minuti seguendo anche qualche ometto, poco prima di un salto roccioso, attraversare a destra e risalire poi una pietraia (grossi massi) in direzione della base della cresta Nord , quindi attraversare a sinistra fino alla base della parete. (40-45 minuti di marcia).
La via attacca nel punto più basso delle placche, una ventina di metri a sinistra dei primi salti della cresta Nord e si unisce poi con quest’ultima negli ultimi 70 metri. L’itinerario è il più lungo della Falconera ed è completamente attrezzato anche per la discesa in corda doppia.
Bella arrampicata classica, molto varia e con difficoltà omogenee, attualmente la più interessante della Falconera.
- 1) Superare in aderenza una placca grigia (V+), poi salire verso sinistra fino ad un punto di sosta su placche inclinate ( IV, V).
- 2) Continuare lungo una lama staccata e poi lungo un diedro inclinato a sinistra e sostare su una cengia (IV+, IV).
- 3) Proseguire direttamente su fessure , placche e diedri fino ad un grande pino alla base di una fascia strapiombante (IV+, V+)
- 4) Attraversare a sinistra (V) superare una fascia strapiombante (V, VI-) e continuare su ripide placche fino ad un altro pino (IV, IV+).
- 5) Superare verso sinistra una grande placca inclinata (IV, V), poi un leggero strapiombo e altre placche più ripide fino a raggiungere, a destra, un terrazzo con piante (IV, V)
- 6) Salire, con bella arrampicata, su lame staccate e diedri fino ad un grande terrazzo alla base del tratto finale della cresta Nord (IV+, V).
- 7) Spostarsi sulla parete a sinistra, superare una placca e poi una spaccatura dopo la quale si raggiunge un punto di sosta sulla cresta (V, V+)
- 8) Continuare con bella e aerea arrampicata seguendo la cresta fino alla sommità della Torre (V, V+, IV). A metà tiro volendo è presente una sosta per ridurre gli attriti.
Discesa:
Scendendo leggermente sul versante opposto, si trova un ancoraggio che permette con una sola doppia da 25 metri di calarsi al colletto dove termina il canale Nord che si può scendere a piedi fino all’attacco della via (tratti di 1° grado – 40 minuti)
E’ anche possibile scendere sulla via con doppie da 50 metri.
- Cartografia:
- IGC valli di susa chisone e germanasca
- Bibliografia:
- http://digilander.libero.it/fiorenzomichelin/