- Accesso stradale
- strade pulite
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
La speranza era il ritardato arrivo della perturbazione che invece alle 12 ha completamente chiuso la visuale e creato quel biancore indefinito che non ti permette di distinguere dove sei e dove vai.
Persa per poco la funivia delle 8.00 aspettiamo mezz’ora per la successiva, alla partenza la neve è dura per buon rigelo, risalendo le piste chiuse nessun problema, una apertura in salita ci fa sperare anche con un po’ di sole.
L’errore fatto è stato quello di non ritornare una volta giunti al Santuario ma voler continuare a salire, giunti al dosso con ultimo tratto a piedi è cominciato anche a nevischiare, quindi dietro front obbligato.
Discesa senza visibilità cercando sulle piste i segni presenti per avere una guida. Neve non male, crosta portante in genere con tratti non portanti, ma difficle capire le pendenze.
In compagnia di “Stella alpina” e Franco.
Altra nota che ha penalizzato la discesa l’aver perso un bastoncino “Gipron” proprio sotto il dosso senza possibilità di recupero per la visibiltà e le condizioni della neve, trovato un paletto reggi reti alla fine della seggiovia restituito alla partenza.