Difficoltoso trovare parcheggio.
Da Borca, attraversare il Ponte sull’Anza e continuare seguendo le indicazioni per il Colle del Termo fino al Bivacco Lanti (3-4h).
In questa parte iniziale il percorso corrisponde al classico collegamento Quarazza-Alta Val Sesia (Val Grande) ed è tutto ben segnalato ma, dal bivacco in avanti, si procede per lo più su tracce, traversando ai piedi tutto il trittico dei Corni di Faller, per poi risalire il ripido versante NE portandosi alla base glaciale (residuo) del Colle di Faller.
In limpide giornate il percorso è ben visibile già dal Fondovalle; si potrebbe salire anche direttamente al canale NE passando direttamente al centro del vallone, ma i vecchi percorsi sono ormai del tutto scomparsi, per cui non so quanto si possa risparmiare in tempo e fatica.
La variante più diretta e veloce, quella che ho utilizzato anche in discesa, passa invece completamente alla sx orogr. della cascata le Pisse su un ripido tratto erboso, recentemente risistemato, per accedere dall’Alpe Prolobia ai pascoli dell’alpeggio superiore La Pisa, dal quale si prosegue grossomodo seguendo la linea del croso-canale proveniente dalla conca glaciale di Faller.
Questo giro ad anello (Ponte quota 1500-Alpe La Piana-Bivacco Lanti- Alpe La Pisa-Alpe Prolobia-Ponte quota 1500) può rappresentare già un valido percorso escursionistico in ambiente selvaggio di prim’ordine.
La parte finale per raggiungere il colle è invece più complessa e pericolosa (scariche di sassi) da valutare bene sul posto a seconda delle condizioni.
La parte alta del canale si svolge tutta su franose cenge oblique, che scaricano tutto nel sottostante conoide, per cui l’obbligo ai gruppi di stare tra loro il più vicino possibile.
Anticipando la gita a inizio stagione, visto la maggior quantità di neve presente nel canale, le condizioni dovrebbero migliorare.
"Dall'Alpe La Pissa si continua per la monotona e lunga scarpata di magri pascoli, sfruttando le più agevoli liste erbose per raggiungere quello che resta di un ghiacciaio, per poi entrare in un canalone, intasato di neve.
Superata la crepaccia basale, talora molto ampia, lo si risale senza difficoltà fino al valico; a tarda stagione notevole è il pericolo delle pietre. (salita faticosissima e sconsigliabile)"
Queste le condizioni di cinquant'anni fa.