- Accesso stradale
- parcheggio pieno al Melezé
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Al mattino +5° al Melezé per inversione termica. Siamo saliti direttamente nel versante alle spalle del rifugio, con poca neve discontinua, irregolare e dura (meglio iniziare con i coltelli). Dopo 200mt di quota il manto nevoso diventa più continuo e regolare, e si sale su neve trasformata e portante senza problemi fin sulla cima del Ferra. Dalla cima siamo scesi per il canale Ovest nella conca sottostante. Nel canale farina spettacolare, ma occhio alle rocce affioranti – più in basso neve molto bella (abbiamo capito che i versanti ad Ovest sono tra i migliori). Ripello e salita al Fiutrusa su neve primaverile, anche questa ottima per la discesa, che è proseguita nel vallone stando sul lato sin, con neve bellissima (farina in superficie e sotto compatta). Quelli che ne avevano ancora (non il sottoscritto) hanno ancora ripellato per il monte Pertia. Attraversato il torrente del Rui, discesa lungo il sentiero estivo, con qualche risalita a scaletta, poi la stradina. Comunque anche l’ultima parte è ben sciabile, grazie anche ai numerosi passaggi.
Giornata non fredda, meteo super, gita tutta al sole, ma la neve molla solo in pieno sud. Sicuramente ottima la scelta di non scendere per la via di salita. Con Gino, Roberto, Mauro. Scusate le foto rovesciate, ma non c’è verso….