- Accesso stradale
- Strada sbarrata al Melezè
- Condizioni ghiaccio
- Abbondante
- Tipo ghiaccio
- Crostoso
- Commento sul ghiaccio
- L1 buono sulla linea di dx, L2 croste, L3 il ghiaccio più bello, L4 croste qua e là
- Quota neve m
- 2600
Partiti dal park del Melezè, un po’ di ghiaccio sul sentiero nella parte bassa incassata, poi tutto pulito fino al traverso, abbiamo indossato i ramponi per attraversare giusto gli ultimi 2 canaloni prima del colle. Discesa dal Bondormir pulita per i primi 50m di dislivello, poi neve inconsistente o crostosa nel traverso e infine buona neve portante nella conoide.
L1 a sx si presenta cotto, alveolato e con tante croste, buona invece la linea di dx. La seconda parte del tiro anche l’abbiamo affrontata a dx (a sx è molto magro), in questo modo si deve poi fare un lungo traverso ascendente fino alla sosta (conviene comunque fare sosta su viti, i fix ora sono molto bassi e scomodi da raggiungere). L2 crostoso in partenza e bagnato alla fine, sosta su 2 chiodi da verificare. L3 forse il tiro più in forma, bel ghiaccio duro che spacca poco, sosta a dx non facile da vedere! L4 tutto concentrato nel colonnino finale, affrontabile da tutti i lati. Abbiamo proseguito verso la cima con il famoso traverso, un po’ scabroso per la qualità della neve (prende sole tutto il mattino quindi quando si arriva lì la neve è pappa) ma assolutamente non difficile. Una volta che si è alla spalletta col chiodo è finita, si tratta solo di risalire dei facili canali nevosi (neve tutto sommato abbastanza buona e quasi sempre portante). Cresta per la cima innevata e ramponi utili fino al laghetto, da lì in giù velocemente si è alla macchina con un panorama su tutto il vallone che vale la gita.
Una classica a lungo desiderata, grazie Marco!