Dopo aver salito la cresta SE del Niblè “veloce” puntatina al Ferrand e alla Rocca d’Ambin. Dalla cima del Niblè in mezz’oretta di ghiacciaio in buone condizioni ero sul ferrand (neve quasi sempre portante tranne una zona nella parte centrale, con un paio di ramponcini a 4 punte mi sono trovato bene: alla fine non è ripido e in pratica si traversa solo). In discesa no problem fino al colle agnello sud, quindi invece che scendere ho continuato in cresta fino ad un cucuzzolo di detrito (punta dell’agnello?) che dava sul colle nord con una parete verticale di roccia marcia, in realtà scendendo un pelo a dx (vedi foto) ho reperito un canale di sfasciumi immondi (in cima vi è un blocco con un po’ di fettucce per una possibile doppia) che mi ha portato al passo. Sentiero per la rocca da ricercare con attenzione. Bello il traverso sotto la parete S con acqua che sgocciola dall’alto. Molto brutto invece il passaggio nel canale che permette di aggirare i torrioni dell’anticima: neve molle poggiante su ghiaccio con già una discreta pendenza (sarà sui 40°) e sfasciumi tutto attorno. In salita andando piano nessun problema, mentre in discesa ho piantato la madre di tutte le randelle fermandomi sulle pietre a fine nevaio: decisamente consigliati picca e ramponi finché non fonde la neve!! Discesa bella lunga passando dal colle agnello nord, quindi per nevai e poi sentiero fino al rif. Vaccarone, passo clopaca e finalmente dopo ca 2300m di dislivello e 20 km grange della valle.
Un saluto ai gentili gestori del Vaccarone.