Ramponi obbligatori in caso di sentiero ghiacciato sulla pala finale. Lungo tratto iniziale nel bosco, speciale in autunno.
Dal piccolo Parking 200m oltre Spinelli (dopo il primo tornante) seguire la lunga poderale che porta dapprima alle Stalle Möschel 1265 m (baite ben ristrutturate, vari cani).
Poi sempre per stradina (o sentiero 311) nel bosco fino alla Baita bassa Pagherola 1504 m e alla Baita di mezzo Pagherola 1639 m. Da lì si può salire a vista per dossi erbosi (rocce carsiche simil Marguareis) puntando sulla cresta la casupola di arrivo della seggiovia della Val scalve (Chalet dell’Aquila, 2200m) così incrociando il sentiero a tacche rossebiancorosse che risale in diagonale ascendente da dx verso sx (esso diparte a sx della poderale, che conduce al P. Scagnello 2080 m, poco dopo le baite alte di Pagherola).
Il percorso attraversa un breve canalino roccioso e poi sempre in tendenziale diagonale raggiunge il largo crestone poco a sx dello chalet (arrivo seggiovia).
Piegando a sx con un paio di tornanti si raggiunge la bella vetta del Ferrantino, 2335 m. Proseguire per cresta N (alle spalle la magnifica bastionata della Presolana con l’estetico spigolo NO) scendendo in breve ad un sella dove comincia lo strappo finale 100m (nessun problema senza neve o ghiaccio, un tratto di 50m un pò esposto).
Panorama memorabile dalla vetta (o dalla croce, poco prima) su tutte le Orobie (Coca Redorta 2 Diavoli Gleno Torena e Recastello in primo piano, gruppo Adamello fino al Blumone e prealpi Bresciane, Guglielmo e poi dall’altro lato fa capolino il Palù , Disgrazia, Rosa (dietro le Grigne), Cervino, Alphubel Taschorn Dom, Finsteraarhorn, oltre allo specchio dorato dell’Iseo.