La gita
william
4
19/08/2011
Gita che richiede impegno nella ricerca dell’itinerario, (non ci sono chiodi dopo il diedro iniziale) e che impone la progressione di conserva su terreno di media difficoltà (3 con passi di 4)e molto aereo. Utili alcune fettucce e qualche friend medio. Per la discesa è sicuramente preferibile la via normale del ghiacciaio poiché il canale versante sud richiede costante attenzione e prudenza per la qualità della roccia (da evitare se ci sono altre cordate) anche se permette di evitare di portare picca e ramponi e se in meno di un ora si è alla base.
Grazie a Tiz con cui abbiamo condiviso questa bella avventura e al gestore del rifugio per l’ottima accoglienza e competenza alpinistica.