- Accesso stradale
- Provato per una volta il parcheggio alto alla fine della sterrata, meno sforzo...
Via breve ma dall’ingaggio notevole, tra descrizione e relazioni si va abbastanza sicuri, se si segue alla lettera. Protezioni a volte aleatorie ed importante sfalsare bene le corde.
L1, non farsi tentare dalla prosecuzione del diedro fessurato, ma uscire con passo atletico dal tetto inciso da una fessura verticale dove si incastra bene, basta non arrivare spompi come me.
L2, passato lo spit e due chiodi, attraversare in orizzontale per circa 4 metri a dx e risalire dritti e poi verso dx fino a che non si vede il diedro giallo di L3.
L3, estetico e salibile a scelta in dulfer di forza o in opposizione sfruttando sempre i piedi.
L4, 2 metri dritti sulla faccia sx, doppiare lo spigolo, orizzontale a sx sulla cengia fino alla verticale del chiodo nero, su per qualche metro e poi di nuovo a dx a riprendere lo spigolo fino in S4.
L5, dritti fino allo sperone, poi uscire a sx e fino alla sosta su difficoltà minori.
Calata dal versante opposto per raggiungere la forcella, poi due calate lunghe per arrivare a terra, guardando bene dove si appoggiano le corde per evitare incastri.
Bella giornata con Susy che mi ha tirato su, Marco dnc e Gianlu davanti a fare casino…
Molta gente in giro, caldo al mattino, poi ombra dalle 13 e solita nebbia pomeridiana.