Note
Storico
200m (7L), 6c+ max (6a+ obbl.)/R2+/I – VIII- (UIAA) – ED (Difficoltà Alpinistica)
Bella via di stampo alpinistico da non sottovalutare, richiede un discreto ingaggio e una buona capacità di
posizionare le protezioni rimovibili, la seconda e terza lunghezza offrono un'arrampicata sul 6c+.
Nell'agosto del 2013 la via è stata ripristinata per poterla salire in arrampicata libera.
Sono state attrezzate tutte le soste a spit da 10mm, da cui ci si può calare sulla via, rimosso tutto il materiale
vetusto e sono stati completamente puliti e attrezzati con chiodi tradizionali i due tiri più difficili.
Sono indispensabili protezioni rimovibili, quali friends e fettucce soprattutto nella parte alta.
Portare una serie di friends, dai micro fino al n°3 (BD), meglio raddoppiare le misure medio piccole, alcune
fettucce 4 o 5 da 60 cm e un paio da 120 cm (utili per diminuire gli attriti sulle protezioni rimovibili e nella
parte alta della via soprattutto in L6) e una dozzina di rinvii.
Avvicinamento
Bella via di stampo alpinistico da non sottovalutare, richiede un discreto ingaggio e una buona capacità di
posizionare le protezioni rimovibili, la seconda e terza lunghezza offrono un'arrampicata sul 6c+.
Nell'agosto del 2013 la via è stata ripristinata per poterla salire in arrampicata libera.
Sono state attrezzate tutte le soste a spit da 10mm, da cui ci si può calare sulla via, rimosso tutto il materiale
vetusto e sono stati completamente puliti e attrezzati con chiodi tradizionali i due tiri più difficili.
Sono indispensabili protezioni rimovibili, quali friends e fettucce soprattutto nella parte alta.
Portare una serie di friends, dai micro fino al n°3 (BD), meglio raddoppiare le misure medio piccole, alcune
fettucce 4 o 5 da 60 cm e un paio da 120 cm (utili per diminuire gli attriti sulle protezioni rimovibili e nella
parte alta della via soprattutto in L6) e una dozzina di rinvii.
In 50 minuti dal parcheggio, risalendo e costeggiando la Rocca provenzale sul sentiero, superare palina segnaletica e dopo circa 100 metri abbandonare ilsentiero e attraversare la piertraia (qualche ometto presente) e portarsi sotto la parete.
Circa 40 m a sinistra dell'evidente fessura che taglia al centro la parete in corrispondenza di un diedro rotto.
L'attacco è segnalato dalla presenza di un chiodo con cordino grigio.
Descrizione
Circa 40 m a sinistra dell'evidente fessura che taglia al centro la parete in corrispondenza di un diedro rotto.
L'attacco è segnalato dalla presenza di un chiodo con cordino grigio.
- L1: Dal chiodo con cordino che segna il punto di attacco salire verticalmente fino ad un chiodo, proseguire obliquando verso destra fino a raggiungere S1. (30m – 5c).
- L2: Salire verticalmente sopra la sosta, raggiungere il diedro che lo si percorre fino alla fine uscendo poi sulla destra S2. (30m – 6c+).
- L3: Dalla sosta dopo un passo verticale, attraversare a sinistra il diedro e portarsi sulla placca. Seguire la fessura ben protetta e in corrispondenza di un ciuffo d’erba rientrare nel diedro a destra e seguirlo fino alla fine uscendo poi sulla destra S3. (30 m. 6c+).
- L4: Seguire il diedro sovrastante fino a quando diventa verticale, da qui salire il muro di sinistra (solcato da piccole fessure), rientrare nel diedro e raggiungere su un ampio terrazzino S4. (30m 6a).
- L5: Salire verticalmente la placca delimitata da un piccola fascia strapiombante che va aggirata sulla sinistra. Percorrere la rampa che sale verso destra, spostarsi ancora un paio di metri verso destra e salire il diedro rossastro fino ad un chiodo, spostarsi 3 metri a sinistra S5. (30m 5c)
- L6: Rientrare nel diedro a destra e seguire l’ampia fessura che solca la placca fin sotto l’impressionante tetto. Superare direttamente con passi aerei lo strapiombo seguendo la fessura che offre appigli e punti di protezione. All’uscita sostare a sinistra S6 . (20m 6c)
- L7: Traversare un paio di metri a destra e salire verticalmente fin sotto la paretina finale, reperire con lo sguardo la sosta sul filo di cresta e raggiungerla direttamente. (30m 4a). (sosta in comune con altre vie).
Discesa:
É possibile calarsi lungo la via, consigliate le mezze corde da 60m.
- Da S7 calarsi al bordo del tetto S6.
- Da S6 con una calata molto aerea nella prima parte, raggiungere S4.
- Da S4 raggiungere S2.
- Da S2 si arriva alla base della parete.
E' una via mitica aperta da Isidoro Meneghin ed Enrico Pessiva il 5 maggio 1975 in arrampicata artificiale e venne poi salita il libera da Giovannino Massari e Bausone Federico nel 1984.
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