Bellissima linea, quarzite fantastica su parete estremamente verticale che permette un arrampicata fisica di tecnica e resistenza. La richiodatura permette di scalare senza eccessive preoccupazioni pur mantenendo il grado obbligatorio decisamente alto, non tanto per la difficoltà di singoli passaggi ma per l’estrema continuità e verticalità dei tiri. Molto faticosa la larga fessura iniziale di L3, facilmente azzerabile. L4 è entusiasmante, non molla un attimo, parete aperte a tratti leggermente strapiombante ma quasi sempre con prese piccole ma nette. Su L5 ho fatto moltissima fatica nell’uscita del camino strapiombante, è un tipo di arrampicata a cui non sono abituato, passo risolto in artificiale spinto.
Scesi con una doppia sul lato opposto della cresta, traversata in cengia e tre doppie dal canale Est tra Figari e Torre Castello.
Salire una via come questa è un ottimo banco di prova ma senza dubbio l’attuale ottima richiodatura rende più tranquilli. Aver salito questa linea negli anni 80 sugli stessi passaggi con pochi chiodi e le protezioni precarie dell’epoca è stata una bella impresa.
Con Enrico che ha fortemente voluto che lo tirassi su questa via, con fatica ma ce la siamo portata a casa senza troppi patemi.