Fatto in salita, può essere una valida alternativa alla via normale sul lato ovest.
Non presenta particolari difficoltà. I problemi possono essere l'attraversamento tra i crepacci sotto la parete nord, e la salita dei nevai superiori se ghiacciati.
Il percorso si svolge comunque in un ambiente impressionante, selvaggio e solitario con nessuna indicazione.
Ho valutato personalmente la difficoltà come PD+. Ma nel complesso può variare tra PD ed AD a seconda delle condizioni.
Da Rossboden seguire il sentierino che superando un torrente porta verso la visibile morena erbosa. Nessuna indicazione.
Il sentiero, non molto marcato sale prima sul filo della morena per poi scomparire negli ultimi spazi di verde prima delle pietraie al di sotto del Griessernugletscher.
Seguire i vari ometti su terreno più noioso che difficile fino al ghiacciaio. Il ghiacciaio è completamente nascosto da pietre di ogni dimensione. Puntare al visibile colletto al culmine dello sperone roccioso sul lato NE del Senggchuppa (bivacco già visibile dal basso). Ad inizio stagione sfruttare i vari pendii nevosi, altrimenti cercare di salire su terreno via via più ripido e senza traccia fino al colle, dove è posizionati il bivacco P. de Zen (3014m – 3 ore)
Dal bivacco, prendere la traccia indicata da ometti verso il Rossbodengletscher. La traccia si abbassa di una cinquantina di metri, per poi scomparire nel punto di congiunzione tra lo sperone roccioso ed il ghiacciaio. L’accesso al ghiacciaio varia a seconda delle condizioni, è può talvolta essere problematico per i numerosi buchi e macigni instabili.
Raggiunto il ghiacciaio, salire una zona abbastanza ripida, puntando verso la parete nord del Fletschhorn. Raggiunta una zona pianeggiante sotto la parete, attraversarla per tutta la sua lunghezza puntando all’evidente colle posto sulla cresta rocciosa che cinge il lato opposto della parete nord. Cercare di muoversi ad una distanza giusta dagli scaricamenti della parete (destra) e la seraccata al di sopra del Sempione (sinistra).
L’accesso al colle (3330m) è abbastanza semplice e non presenta difficoltà, a meno che i pendii non siano di ghiaccio vivo. Comunque non ripido.
Il colle è l’unico punto pianeggiante dell’immensa cresta NE denominata Breitloibgrat, che dai prati sopra il Sempione porta sino in vetta al Fletschhorn.
Da qui, seguire l’evidente filo di cresta su roccia dapprima pessima e sfasciumosa, per poi prendere verticalità e solidità. Mai difficile, ma priva di indicazioni a parte i graffi di ramponi. Verso i 3600m di altezza ci sono alcuni divertenti passi di arrampicata, mai superiori al II/II+. Comunque il percorso non è mai obbligato.
A 3700m si incontra il primo nevaio, ripido 30°/35°, dove si mettono i ramponi. Segue una parte di cresta rocciosa non difficile e a 3800m un secondo nevaio. Più ripido del primo con un uscita breve di 45°/50°. Il pendio porta all’uscita in cresta, spesso con cornici esposte sul lato di salita.
Superata questa parte (la più impegnativa della salita), ci si trova sotto la vetta est 3919m, che si evita, puntando verso ovest con un traverso al di sopra del Fletschhornjoch. In breve si raggiunge la base della vetta centrale rocciosa su cui è posta la croce 3884m, che si raggiunge facilmente per roccette. Ma per la vera vetta bisogna continuare per cresta nevosa fino alla piccola calotta che è il culmine della montagna 3993 m. (5/6 ore)
Discesa
La discesa avviene per la stessa via di salita. Per quanto le numerose creste del Fletschhorn permettano un ampia scelta di traversate.
Non ci sono calate lungo la cresta rocciosa. Sono possibili tuttavia calate da soste con viti, nel caso i pendii siano ghiacciati.