Da Gimillan con segnavia 3b all’inizio corte serpentine poi via via sempre più lunghi diagonali in direzione nord fino a Tzaplana (ruderi). Il sentiero continua ripido ora in direzione nord ovest fino ad una spalla erbosa dove e’ posta una madonnina q.2706m) e paravalanghe nei dintorni. Senza più abbandonare il filo di cresta si prosegue in direzione nord est fino a toccare la prima delle elevazioni che porta il nome di Punta Arpisson 2978 m. Ora la cresta assume contorni più netti e le prime difficoltà emergono rapidamente. Con spostamenti dal filo per una progressione veloce uno spigolo affilato ma di roccia buona e una paretina fessurata (passo di III°) di ottima roccia. Ancora un tratto di misto un’ultima impennata e si arriva sulla Punta Coppi. La cresta che segue di aspetto sempre più arcigno con arrampicata sul filo alternata a passaggi su cengie salite e ridiscese di sella in sella conduce alla terza elevazione di un certo interesse che porta il nome di Torre d’Arpisson 3231 m. Proseguendo sul filo o scostati di poco sul lato Grauson una seria di saliscendi e alcuni tratti delicati in forte esposizione si arriva sul sommo della quarta e ultima elevazione la Punta Fleurie 3258 m a ridosso della più alta e imponente Punta Garin. Per rampe cenge e canalini lato Grauson si guadagna la pietraia che consente il rientro ad anello per la Val Crot Fleurie a riprendere il sentiero alle alpi Grauson vecchie che con percorso molto articolato sul lato destro orografico riporta a Gimillan ( dalle 11.alle 12 ore per il giro completo di avvicinamento traversata più rientro ad anello, calcolare dalle 7 alle 8 ore per la sola traversata di cresta)
- Cartografia:
- IGC 1:50:000 Il parco Nazionale del Gran Paradiso n.3
- Bibliografia:
- Gran Paradiso itinerari alpinistici e scialpinistici di Franco Brevini Mesumeci Editore