Forcellina è attrezzato con catene che fungono da corrimano per superare i ripidi ghiaioni costeggiando le
pareti rocciose. Non è richiesto imbrago non essendoci esposizione, è invece molto consigliabile il casco.
Dal parcheggio di Chiappera si prosegue lungo la strada asfaltata fino al Rifugio Campo Base e poi prosegue sterrata nella piana di Stroppia, per circa 2 km fino al termine della stessa dove si incontra, in una zona boscosa, l’indicazione del sentiero Dino Icardi.
Si inizia a salire per serpentine la fascia boscosa che presto termina lasciando spazio ai pendii assolati sotto le famose Cascate di Stroppia (attive nel periodo tardo primaverile/inizio estate essendo alimentate dalla fusione dei nevai). Si supera tramite una comoda cengia una prima paretina sulla sinistra, quindi si attraversa il torrente su un ponte in legno prima di riprendere a salire raggiungendo rapidamente un bel pianoro erboso solcato da un secondo ruscello.
Si sale quindi nuovamente il pendio ora di ghiaia puntando alla base della seconda e più imponente parete rocciosa, giungendovi nei pressi del ruscello. Si prosegue sulla sinistra sfruttando una serie di scalinate e rampe ricavate nella roccia, con alcuni punti attrezzati con corde corrimano (superflue in assenza di neve o ghiaccio. A serpentine un po’ aeree si sale la bastionata che culmina con una ampia cengia erbosa pianeggiante (altro tratto di corda) che in breve porta al Rifugio Stroppia (privato), fontana nelle vicinanze.
Si prosegue attraversando il torrente con la cascata mediante un ponte per poi salire il dosso sovrastante che immette nel Vallonasso di Stroppia, dove si trova la conca che ospita il bellissimo Lago della Niera (effimero, presente solo a inizio estate o dopo abbondanti precipitazioni).
Si percorre il Vallonasso di Stroppia per un breve tratto pianeggiante, fino a incontrare sulla sinistra il bivio per il Colle della Portiola e la Forcellina. Si sale per dossi erbosi fino a circa 2600 m dove si abbandona il sentiero diretto al Colle della Portiola (Monte Sautron), per proseguire a sinistra seguendo i segnavia rosso/blu del sentiero Roberto Cavallero diretti all’evidente colle della Forcellina.
Il sentiero ex mulattiera sale dolcemente la vallettina chiusa tra ripide pareti del Sautron a destra, raggiungendo senza difficoltà su terreno pietroso lo stretto intaglio a 2800 m.
Da qui inizia subito la ripida discesa, inizialmente su traccia ghiaiosa per poi spostarsi a destra fiancheggiando tutte le barre rocciose del Sautron, dove si incontrano le prime catene; esse sono utili come corrimano perché si scende su terreno talvolta ripido e molto friabile, in alcuni brevi passaggi conviene utilizzarle in disarrampicata per superare brevi passaggi su roccette.
Terminata la parte di catene, inizia un lungo traverso sul conoide di ghiaia, di facile percorrenza seppure alcuni punti il terreno si presenta un po’ scosceso e con dei canalini di detriti scavati dalle piogge degli ultimi anni. Successivamente la ghiaia lascia spazio all’erba e rapidamente si arriva al dosso erboso del Passetto a circa 2600 m.
Si prosegue lungo il sentiero che confluisce in quello più marcato a valle del Colle del Sautron, raggiungendo una zona con diverse costruzioni belliche ed una grossa croce posta su un poggio. Da qui si scende velocemente al Bivacco Danilo Sartore, posto poco più in basso su un bel terrazzo erboso.
La mulattiera prosegue in dolce discesa con numerosi tornanti fino al centro del vallone pascolivo dove si incontrano i sentieri per il Colle delle Munie, poco a monte delle Grange Pausa. Si lasciano le grange a sinistra continuando o sul sentiero o sulla strada militare per un tratto, fino ad incontrare il bivio per Chiappera (proseguendo dritti si andrebbe alle Sorgenti del Maira).
Il dolce sentiero scende per il pendio di rado bosco per poi incontrare una zona più fitta con alcuni ruscelli dove sono presenti delle passerelle in legno. Il sentiero termina ad un tornante della strada asfaltata poco a valle di Chiappera, non resta che seguirla in leggera salita tornando al parcheggio.