Chiodatura ravvicinata nei tratti difficili, più distanziata su quelli più facili (non sempre facile da azzerare se si è di statura bassa). Ultimo tiro con un paio di passi dove'è meglio non cadere. Per una ripetizione, utili due mezze corde da 60 mt, 12 rinvii, qualche friend medio (1, 2, 3 ed eventualmente anche il 3 BD se ci si vuole porteggere nella fessura alla base del tettino di L4).
Tornare a ritroso per circa 150 m sulla strada, piegare a sinistra oltrepassando una stanga gialla (indicazioni per la bocchetta di Val Verde/Forcellino) e prendere la strada sterrata. Seguire tutta la mulattiera sino alla bocchetta di Val Verde, dopodichè a destra per sentiero che in breve conduce sulla stupenda e panoramicissima punta Forcellino (non seguire la palina per la Val Verde). Scendere per tracce a sinistra (viso verso il lago) sino a reperire una cengia con due soste (45 minuti).
Utilizzando la sosta con catena e anello, si effettuano quattro calate piuttosto lineari da 45-55 metri. Alla base della parete spostarsi qualche metro a sinistra di un masso staccato (spit artigianale con incisione "EE" sulla roccia). Astra parte da qui seguendo la linea di spit che va verso sinistra.
L1 – 6a+, 30 mt
Dalle lettere EE, obliquare verso sinistra seguendo l’evidente fessurina.
L2 – 7b (oppure 6b), 35mt
Traverso delicato verso destra (chiodo), quindi verticalmente con arrampicata sostenuta e tecnica. Obliquare infine verso sinistra seguendo la linea di un vago diedro rovescio.
L3 – 6c (6a+/A0), 35 mt
Sopra la sosta con un primo passo d’aderenza su placca, poi con passi più sostenuti per un pilastrino oltre il quale si continua per gradoni. Continuare con arrampicata più delicata salendo dapprima dritti poi traversando a destra fino in sosta.
L4 – 6b+ (6a/A0), 20 mt
Seguire la rampa verso sinistra e continuare per breve muro a tacche sotto il tettino che si supera seguendo il suo spigolo verso destra.
L5 – 5c, 30 mt
Bellissima lama, poi risalti più semplici.
L6 – 6c (6b/A0), 30 mt
Dritti per gradoni (roccia da verificare) fino ad una piccola cengia (sosta con un chiodo e uno spit da rinviare e superare traversando verso destra), poi stupenda placca compatta.
L7 – 5c, 35 mt
Diedro con uscita atletica. La roccia è molto polverosa ed obbliga ad una progressione delicata.
L8 – 7a (6a+/A0), 30 mt
Rampa che conduce alla base di uno spigolo aggettante. Obliquare con passi duri verso sinistra ed uscire dritti in placca con arrampicata sostenuta.
L9 – 5b, 35 mt
Per piccola rampa ascendente verso destra. Alla sosta (della via “Aria”) procedere dritti fino a una zona con rocce rotte ed in breve ad una piccola cengia dove ci si ferma alla seconda sosta.
L10 – 6c+ (6a+/A0), 30 mt
Salire la dura placca sovrastante la cengia ed in breve in cima. Chiodatura molto strana: primo fix alto, poi rinviare il cordone sul fix (o usare un rinvio lungo) per mantenere le corde più lineari.
DISCESA
Dalla cengia di arrivo (che è anche quella di attacco) si ritorna sullo stesso percorso dell’avvicinamento.