Arrampicata sostenuta ed in parte tecnica. I fix sono vicini sui passi duri, più distanti altrove e tranne L10 (il cui primo rinviaggio è potenzialmente pericoloso), si può spingere sulla libera sebbene la chiodatura a volte non la faciliti. Se non si è alti, non ci si aspetti un semplice “ciapa e tira” (la piccola staffa che avevo mi è tornata molto utile al riguardo). La roccia è buona ma polverosa in diversi punti.
L’itinerario è di soddisfazione ma lungo e faticoso ed è bene affrontarlo allenati e con esperienza considerato l’ingaggio che ne deriva dalle calate per raggiungere la base della parete, da una non veloce e complessa via di fuga e dall’ambiente isolato. Il 6a+/A0 dell’obbligato che si legge su alcune relazioni è un po’ stretto, cosa che mi è stata confermata anche da altri ripetitori.
Nel complesso una bellissima giornata in un bellissimo ambiente. Cielo coperto e temperatura mite per tutto il mattino, caldo nel primo pomeriggio. Con Andrea (“…andiamo al Forcellino che ciapa de l’om!”).