- Accesso stradale
- Passando dal "Mila", la strada è aperta sino al divieto, pochi minuti prima del sentiero.
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si portano gli sci per circa 50 minuti. Dopo, salvo portarli a mano per una ventina di metri ripidi, nessun problema. Dal bivio del col Perdù nessuna traccia. Ce la siamo battuta, e ne valeva la pena.
Per un probabile eccesso di scrupolo ci siamo fermati 30 metri sotto al colle per un possibile accumulo sotto cresta che non volevamo sfrugugliare. Al di la si questo, ottima gita molto remunerativa come ambiente e pendii.
Neve farinosa intonsa per la prima parte. Poco prima del canale del Perdù conviene scavallare la morena a destra e buttarsi sul pendione ben visibile in salita che riserva una neve farinosa di ottimo livello e così nel canalino successivo. Poi, portatisi tutto a mancina, la neve diventa trasformata e sempre molto piacevole.
In discesa siamo scesi oltre il punto di calzata degli sci, ma non durerà per molto e necessita di doti acrobatiche canavesane.
Dopo il bagno di folla di ieri al Carro, oggi gita solitaria ‘vecchia moda’. Una dozzina di persone sul Perdù, che appariva abbastanza ravanato.
Col vecchio Pier, sempre in forma.