Partenza da Giaveno, prendere la direzione Valgioie e svoltare poi in Borgata Villanova. Percorrere via Musiné fino ad imboccare un sentiero in discesa che in breve ritorna a salire.
Guadato il torrente Ollasio si incontra il caratteristico pilone del Selvaggio (su asfalto) da cui diparte una strada sulla dx inizialmente in asfalto.
Proseguire in direzione delle case del colonnello, borgata Bagagera e infine Tortorello. Riguadagnato l’asfalto puntare al colle Braida e scendere a Chiusa San Michele tramite il sentiero di Basinatto. guadagnata la ciclopista della Val di Susa puntare a Vaie e risalire il Cresto fino al Folatone, da cui con falsipiani si raggiunge nuovamente il Colle Braida.
Dal piazzale imboccare la strada sterrata che porta al col Bione con pendenze inizialmente impegnative per 3 km, poi con un lungo falsopiano con alcuni strappetti. Al termine della sterrata si attraversa il bosco di betulle su bel single track, e poi il grosso prato lungo una traccia inerbita. Al termine di questo un po’ in sella un po’ a piedi, si arriva al Colle Bione.
Dal colle, anche qui le discese sono più di una, un es può essere la discesa fino alla Mattonera e poi al faro di Coazze. Ripreso l’asfalto si risale a Forno di Coazze fino a località Pianas dove si abbandona l’asfalto sulla sx in direzione Pisi.
Guadato il torrente Sangone si prosegue sulla sterrata che conduce con vari saliscendi alla Pisi, alla via crucis del Santuario di Forno ed infine al colletto del Forno.
Discesa a piacere per ricongiungersi al punto di partenza a Giaveno.