Molto panoramico su tutte le montagne dell'alta valle. Nei mesi estivi invece il panorama è limitato in buona parte del percorso, percorrendo zone boschive.
Sconsigliato percorrerlo in senso inverso, in quanto la vista è molto meno interessante e in inverno al mattino si ha il sole basso davanti.
Il dislivello segnato è approssimato, perchè si compiono numerose risalite.
Dal 24 maggio 2015 può essere unito al successivo anello Lemie-Villaretti-Inversigni-Grangette- Ciampermà- San Desiderio, http://www.gulliver.it/itinerario/63406/, realizzando una lunga traversata, sempre sul versante esposto al sole, e quindi fattibile a volte fino a inizio dicembre e in primavera da inizio aprile.
Poco dopo Forno di Lemie 842 m a sinistra sorge la cappella di San Giulio, con sotto uno spiazzo per il parcheggio.
Da lì scendere sulla provinciale fino al ponte. Attraversare il bellissimo ponte di pietra del 1477, ed imboccare il sentierino che sale ripido verso destra. Il sentiero compie alcune svolte nel bosco prendendo quota, quindi giunti a ridosso di alcune torrette rocciose, piega definitivamente verso est.
Un breve tratto pianeggiante, quindi con una risalita si raggiunge la bella cappella bianca della Madonna del Truc, o Madonna della Consolata, da cui si gode un bel panorama sulla vallata.
Proseguire sul sentiero che prosegue dalla parte opposta della cappella e con bel percorso pianeggiante fra i castagni, costeggiato da piloni votivi, si raggiunge la borgata Pessinea di Viù 1016 m (bellissima fonte all’inizio dell’abitato, un po’ sotto il sentiero).
Si entra nell’abitato e lo si attraversa. In corrispondenza di una vecchia osteria con campi di bocce salire a sinistra, seguendo i segnali bianco-rossi. A un bivio imboccare il sentiero a sinistra per Villaretti. A destra si va al col Toino.
Il sentiero si inerpica deciso nei boschi, raggiungendo numerosi gruppi di baite : Saùna, Tinetta, Colletto e infine Parneri 1181 m da cui in un paio di minuti si raggiunge un pilone votivo con uno splendido panorama sulla vallata (libro di vetta).
Da qui il sentiero è meno evidente e occorre porre attenzione ai segnali. Superati numerosi valloncelli con vari saliscendi, si raggiunge il panoramicissimo Crest del Vent , o Crest dl’Ertà. Qui durante la seconda guerra mondiale, in ragione della posizione da cui si domina tutta la valle, vi era una sentinella dei partigiani .
Da questo punto si scende verso il vallone d’Ovarda. Dopo un’ultima piccola salita, evitabile per sentierino che attraversa la frazione Le Coste, si raggiunge Villaretti 1143 m, a cui arriva anche la strada.
Si incontra il lavatoio, con al fontana del “Turun” . A sinistra la prima casa fino agli anni ’50 era la scuola del paese.Attraversare il paese tenendosi in alto fino alla piazza superiore, case Les Aire. Da qui percorrere per poche decine di metri il sentiero segnato che sale verso i boschi, fino al cartello “Fontana” che indica il sentiero a sinistra (Fontana è una frazione sopra Lemie, non una fontana). Percorrerlo con vari saliscendi nei bei boschi di faggio fino a raggiungere il torrente Ovarda , superabile con un ponticello (ël pont ‘d fer). Da qui prendere il sentiero a sinistra che scende leggermente per poi salire ripido alla borgata Inversigni, raggiunta da una strada interpoderale.
Salire alla ben visibile chiesetta della frazione, poi salire a destra pochi metri raggiungendo una sterrata che si immette quasi subito sulla sterrata principale che sale nel vallone d’Ovarda. Proprio davanti a questo imbocco si stacca sulla sinistra della strada un sentierino che sale nel bosco verso sud-ovest. Lo si segue e in pochi minuti si perviene alle Grangette 1308 m.
Voltando a sinistra si percorre in piano il crestone, passando vicino ai resti di un antico gioco di bocce (fino a pochi anni fa c’erano ancora le bocce di legno), pervenendo a un grosso ometto di pietre, in splendida posizione dominante la valle.
Siamo arrivati al termine della salita.
Da qui si ritorna sulla sterrata e la si percorre in discesa, toccando le case Fontana. Prima del successivo piccolo gruppo di case, Molar, in mezzo a prati ancora ben curati, si trova a sinistra la vecchia mulattiera che scende direttamente a Lemie in corrispondenza del ponte.
In primavera da qui merita salire sulla mulattiera che porta a Villaretti, deviando a sinistra subito dopo le ultime case per visitare la spettacolare cascata.
Da Lemie si può tornate a Forno sulla strada oppure, itinerario più tranquillo, dalla piazza si percorre la vecchia strada principale e si imbocca a sinistra la stradina che scende fino alla Stura; superarla su un guado, prendere a sinistra la stradina che scende per bei prati arrivando alla frazione Gaiera. Poco prima della provinciale si stacca sulla destra un percorso segnalato per la Cappella di San Giulio che percorre il bordo del piano, sopra la frazione Villa. Seguirlo fino al suo termine, proprio davanti al parcheggio
Di buon passo il giro completo richiede almeno 6 ore.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo, Carta IGC n° 2