Il 20 luglio mi sono laureato. Da quel giorno fino al 26 è stata festa ininterrotta tra alcol e grigliate interminabili.
Oggi sono solo e voglio usare le energie rimaste (poche) per salire in montagna e realizzare quel che sta cambiando nella mia vita.
Arrivo in auto da Meana al colle delle Finestre. Si parte. Il pendio erboso verso il Francais Pelouxe è veramente ripido, fa quasi male agli stinche e invita a zig-zagare per alleviare la sofferenza. Il sole è forte e cuoce la testa, facendo evaporare l’alcol.
Arrivato in cima al Francais inizia la cresta che porta al Pelvo. Da solo, qualche passaggio è un po’ esposto e richiede concentrazione, ma è quel che volevo. Io e la montagna, solo noi in questa dimensione. In cima al Pelvo me la godo, mi rilasso e metabolizzo tutto. Gli studi sono finiti dopo tanti anni, arriveranno tanti anni di lavoro, gli amici (tanti) mi hanno regalato giorni di festa unici e la montagna è sempre quella che mi fa battere il cuore e rimettere a posto i tasselli della vita.
E’ ora di scendere e iniziare una nuova era.