- Accesso stradale
- Gias delle Mosche
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Sono partito da Gias delle mosche presto (6 e 15) e arrivato al ponte di ferro ho seguito il sentiero estivo . Scelta sbagliata , in quanto , il percorso che va verso il colle del Ciriegia , mi avrebbe permesso di salire su neve continua , come ho fatto al ritorno in discesa . La progressione lungo il sentiero è stata faticosa , calzati gli sci a quota 1900 circa , li ho dovuti togliere parecchie volte sino a quando arrivato a quota 2150 ho trovato tutto innevato . Nonostante ciò la progressione è stata faticosa , neve portante ma scivolosa e tratti obbligati per valenghe . Il tratto più ripido prima del colle è stato impegnativo con tante svolte e cambi di direzione per evitare i punti pericolosi . Dal colle sono arrivato dove inizia la cresta , il meteo in peggioramento mi ha consigliato , essendo anche solo , di previlegiare la discesa . La prima parte ripida la ho fatta con cautela , poi spazi ampi e neve migliore mi hanno permesso di scendere velocemente , mi sono tenuto alto sulla destra ed ho imboccato il passaggio che porta a quota 2150 sotto la parte ripida del Ciriegia . Neve ben sciabile , solo qualche valanga da attraversare , facendo attenzione ai tratti più sporchi sono arrivato sci ai piedi a quota 1760 dove poco dopo ho attraversato il fiume ed in breve mi sono trovato sul sentiero Reimondino/Ghillè . A piedi per 30 minuti sino alla macchina
Che dire otto anni fa eravamo tornati indietro sotto la parte più ripida ( rischio valanghe ) Oggi mi sono voluto testare fisicamente e spicologicamente con la sola compagnia degli stambecchi ! Grande soddisfazione , vetta mancata , ma la avevo già salita ! Un caro saluto a Flavio ed a Murisasco incontrati entrambi alla partenza !