Lasciata l’auto nel piazzale antistante il Santuario del Piova (Cintano), percorrere la strada asfaltata per Colleretto fino alla fontana della piazza di fianco alla chiesa parrocchiale, seguire la strada per S. Elisabetta per cento metri circa, imboccare bivio a destra toccando prima le case Carli Sassoè, la Brigna, Crose, Moje ed il tornante di quota 839, dove è pure presente cartello con indicazione per S. Elisabetta. Salire a sinistra, dove ben presto la strada diventa sterrata, seguirla fino in fondo, dove termine a poca distanza dal traliccio di partenza dello skilift di S. Elisabetta. Raggiunto lo skilift, personalmente ho seguito tutto il tratto di risalita lungo i tralicci su una specie di traccia dovuta ad uno scavo degli impianti, evitando in quel modo la strada asfaltata ed i relativi tornanti, giungendo per prato, alla strada in regione Pian Maser oltre S. Elisabetta.
Seguire la strada asfaltata fino al traliccio del ripetitore, poi prendere la sterrata a destra, cartello segnavia n° 911, toccando le baite Cà Bianca, Il Pias e Vallossera dove termina la sterrata. Il sentiero sale a monte delle baite su prato, qualche tacca bianco –rossa sbiadita, puntando al rio Gavia; il guado avviene a quota 1490 circa (massima altezza raggiunta dall’itinerario), proprio di fronte alle baite Gias Comune.
Piegare a destra in discesa fino alla sponda del canale in cui scorre il Torrente Piova, che in breve si raggiunge e si guada; risalire il sentiero sul lato opposto passando la baita Tabernetto, poi con traverso pianeggiante si raggiunge la conca di Vasivrezza, sempre con andamento pianeggiante si giunge alla baita Cavannone, proseguendo sulla stessa direzione il sentierino giunge ad un primo canalino, poi la traccia diventa più marcata ed attraversa un secondo canale più grande e tagliando il versante sud del Roc Bianc, giunge prima alle baite di quota 1464 e la successiva baita ristrutturata di quota 1441, da questa su sterrata raggiungere la baita Frera m. 1457. Scendere la sterrata in direzione Pian delle Nere fino al tornante delle baite le Nere a quota 1404, puntare alla baita di destra, dove una traccia quasi in via retta scende alle baite Il Colletto m. 1274. Aggirate le baite a sud-ovest, percorrere il sentiero verso sud-est, al bivio prendere a sinistra e scendere verso il Palasot, toccando prima la sterrata che poi diventa asfalto, da seguire fino a poco prima della borgata Caretto Superiore, dove in corrispondenza di un grosso faggio a sinistra con il n° 1 verniciato sul tronco, parte una sterrata in discesa, da seguire, per svoltare a sinistra al suo termine e dopo 50÷70 metri svolta a destra e continua a scendere fino ad una nuova sterrata, riferimento di nuovo un grosso faggio con sigle verniciate sul tronco, svoltare a destra e percorrere tutta la sterrata, passando prima una specie di colle, quota 924, vicino al Truc Cravaria e giungendo dopo alla strada asfaltata nei pressi della borgata Prola Superiore. Scendere la sterrata fra le case ( cani ringhiosi alla catena!), scendere mantenendo il sentiero di destra che con un lungo traverso in discesa giunge Al Cios quota 689 alle porte di Villa Castelnuovo. Percorrere circa 1 km su asfalto e dopo borgata Filippi, sul bordo destro della strada, vi è un pilone votivo, dove inizia il sentiero “ itinerario C” che scende al Santuario del Piova; seguire il sentiero fino in fondo e giunti sulla SP 59 svoltando a destra dopo circa 200 metri si arriva all’auto chiudendo il percorso ad anello.
Variante panoramica in discesa: Giunti al Colletto, salire al Monte Calvo e percorre tutta la dorsale da nord a sud giungendo poi nei pressi del faggio con la scritta n° 1.
- Cartografia:
- MU Edizioni Carta della Valle Sacra