- Accesso stradale
- consigliabile 4 x 4 per la sterrata
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Lungo avvicinamento in auto, ma quest’anno le valanghe invernali non hanno lasciato il segno sulla sterrata, penso una situazione più unica che rara quassù. Neve a q.1800, una decina di minuti oltre la Ciabraressa, ottimo rigelo. Si sale in direzione sud tra gli ultimi radi larici piegando poi a sinistra per portarsi su un ampio pendio sovrastato da una barra rocciosa. Il passaggio chiave è su una lingua innevata a metà delle roccette, a q. 2150, che si supera agevolmente (non lasciarsi tentare di proseguire a sx. sotto la barra ma puntare diritti su questa). Di qui in su è tutto molto evidente, peraltro in ambiente magnifico. Volendo si può puntare ad uscire al colletto a destra della cresta rocciosa del Frioland, noi invece abbiamo piegato a sinistra salendo l’ampio pendio ovest-nord ovest, su pendenze medie che si fanno più sostenute prima dell’uscita a pochi metri dalla croce di vetta.
Freddo in cima, croce semisommersa. Discesa su ottima primaverile da cima a fondo, appena un pò dura nel tratto iniziale, spettacolare da metà pendio in giù.
Grazie a Giorgio ed Elena per questa scoperta: oggi solo noi quassù, una gita che ricorderemo!