In bici si prosegue fino al bivio con la strada provinciale (km 0,6) dove svoltiamo a sinistra e la seguiamo fino al ponte di Cavassolo sulla sinistra (km 1,8) seguendo le indicazioni per Davagna). Affrontiamo la salita su strada asfaltata. Trascuriamo la strada che va a Marsiglia e poi quella per Rosso.
Ormai in vista delle case di Davagna troviamo il bivio (km 11,3) per Capenardo dove svoltiamo proseguendo in salita e tenendo la sinistra al bivio successivo. Superiamo la case di Paravagna (km 12,3) dove svoltiamo a destra e saliamo con qualche tornante. Arrivati quasi al paese di Capenardo, in corrispondenza di un tornate a sinistra, svoltiamo in una strada a destra (km 13,8; baracca).
Seguiamo la strada che diventa sterrata dopo 300 metri. La sterrata sale lungo le pendici del monte Candelozzo, effettua due tornanti e raggiunge con una lunga diagonale il Passo del Fuoco (km 17).
Dal Passo del Fuoco non continuiamo in discesa sulla bella sterrata che porta al paese di Noci, ma prendiamo a sx l’Alta Via infilandoci nei boschi.
Attenzione: segnalo che il tratto da qui in poi per almeno 4-5 Km è difficilmente ciclabile, bisogna quindi faticare spingendo la mtb e in alcuni casi prendendola in spalla.
Il sentiero percorre in discesa il versante settentrionale del monte e porta sullo stretto crinale che separa la Val Noci dalla Val Bisagno. Si scende sul crinale raggiungendo un piccolo valico. Qui lasciamo a sinistra il sentiero che si dirige a Capenardo e proseguiamo affrontando un tratto dove si succedono alcuni ripidi saliscendi sul filo di cresta.
Arriviamo così ad un colletto dove il crinale termina e dove scendiamo a sinistra.Il sentiero diviene stretto ed attraversa il ripido pendio meridionale del monte Lago Est. Il pendio sottostante è ripido, per cui fate attenzione.
Dopo una prima parte prevalentemente in discesa il sentiero risale ad una selletta con cartelli ed una panca. A sinistra scende ripidissimo il sentiero per Canate che trascuriamo proseguendo in discesa sul versante settentrionale del monte Lago Ovest.
Il tracciato è più agevole e taglia i versanti settentrionali della montagna. Superiamo qualche breve salita. Il sentiero si affaccia sulla caratteristica Gola di Sisa, che raggiungiamo con un´ultima discesa ripida. Ci dirigiamo a sinistra e percorriamo la discesa per una settantina di metri. Lasciamo a sinistra la mulattiera per Struppa e scendiamo nel prato a destra seguendo i segnavia. Attraversiamo la recinzione poi superiamo una breve discesa che porta ai pascoli inferiori. Il sentiero entra nella boscaglia con una ripida discesa che termina su una mulattiera pianeggiante. Svoltiamo a destra sulla facile mulattiera che attraversa il bosco con solo un breve tratto più difficile. Raggiungiamo una zona di pascoli e raggiungiamo l´asfalto di fronte ad una casa.
Proseguiamo su asfalto fino a raggiungere la provinciale al Valico di Creto da qui scendiamo tornando a Prato su asfalto.