Partito per fare l’anello Nivolastro Andorina arrivato a Nivolastro ho voluto dare un’occhiata alla salita alla quota 1959 e sono salito prima ai Crotin e poi sfruttando una traccia di conduttura dell’acqua trovata sui 1700 ho continuato fino al suo termine a quota 1840 circa. Oltre era troppo fradicio, la neve vicina, il cielo si era oscurato e così sono tornato indietro. Ma al bivio per la Bocchetta Furchia è uscito uno squarcio d’azzurro e allora sono salito in questo bel posto scoprendo in cima come si chiamava: nei ripidissimi pendii verso la Malpensata c’erano un sacco di camosci. Ridisceso a Nivolastro con cielo sempre più grigio ho fatto il lungo traverso per Andorina e poi con qualche goccia sono sceso a Chiapetto, per bosco al Santuario di Iornea e su asfalto sono tornato a Ronco. L’attraversamento del rio Chiapetto con un bel po di acqua e la passerella inclinata scivolosissima non è elementare e l’ho fatta solo grazie alla corda fissa.
Non basta dire grazie a Franco e Giuseppe, che non conosco di persona ma che saluto con simpatia, per il loro certosino lavoro di riscoperta (o scoperta vera e propria) di decine e decine di itinerari bellissimi in questa valle. Avevo letto la loro salita a quota 1959, ma la salita alla Bocchetta l’ho scoperta in gulliver solo tornato a casa.