Furggen (Colle di) o de la Forclaz da Cervinia

Neve dalla macchina con un solo punto mancante di non più di 3-4 metri. Nella parte alte neve caduta nella notte, qualche centinaio di metri più sotto la neve inizia ad essere come burro. A parte lo sprofondare vistosamente, la neve è perfettamente sciabile. Sulle piste il burro è più consistente (cioè si sprofonda meno).
Un concerto di valanghe dalle Gran Murailles e dal Cervino ha accompagnato salita e discesa. Dopo 10 ho smesso di contare, ma hanno superato alla grande le 100!

Il meteo che indicava miglioramenti al mattino con temperature nuovamente in rialzo, mi spingono a queste quote ma senza partire prestissimo come mio solito. Alla partenza incontro Enrico e Guido e con loro farò 3/4 di salita. Loro puntano alla Cima di Furggen, mentre io al Colle. Loro arriveranno ed io no! Infatti per un tratto di poco meno di 100 metri di dislivello gli sci non tengono in nessuna maniera nei traversi nei quali mi sono infilato (ho cercato il punto più ripido). Dovendo ribattere lo sci sulla neve più volte per riuscire a non rotolare giù, arrivo alla fine del tratto completamente stravolto. Mi prendo una decina di minuti di riposo e poi riparto ma non reggo più di 3 passi e sono nuovamente stravolto. Qui non ci sono più le pendenze e sopratutto la neve che ho incontrato prima e sosto più di mezzora prima di rendermi conto che non riuscirò più a salire. Sono arrabbiato e deluso, ma oggi è così!
In discesa impiego abbastanza a riprendere il pieno controllo di me stesso, ma la neve è molto bella e molto divertente. Occhio solo al fatto che si sprofonda moltissimo.
Chi volesse salire nei prossimi giorni eviti di seguire le mie tracce nella parte alta è si tenga un pò più a Nord in direzione del Cervino.
Giornata con cielo spettacolare e Cervino in gran spolvero. Un caro saluto ad Enrico e Guido.