- Accesso stradale
- Strada asciutta fino al parcheggio (non si può più arrivare a quello piccolo lungo il torrente: accesso riservato ai residenti)
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si parte ancora sci ai piedi dal campetto di Crétaz. Neve continua, al mattino (8,00) molto dura. Vento molto forte. Saliti nel vallone tenendo sempre la sinistra, poi dopo le reti di protezione imboccato il valloncello morenico che ci ha portati al bivio tra Colle e Testa. Visto che la Testa era sempre nelle nuvole deviato per il colle. Arrivati nella conca sotto i pendii ripidi terminali il vento ha iniziato a calare. Mentre salivamo le nuvole si sono alzate fino a scoprire il Colle. Proseguito calzando i coltelli negli ultimi 200 metri.
Al Colle zero vento e temperatura “quasi calda”.
Discesa: primi 200 metri su crosta da vento portante liscia, poi spostandosi sempre il più possibile verso destra (sotto al Colle del Breuil), a cercare i pendii che prendevano sole, trovato firn sempre più spettacolare man mano che si scendeva, praticamente senza tracce.
Attraversato il valloncello morenico poco sopra l’ incrocio con la pista e spostati tutto a sx scendendo, su firn commovente che è incredibilmente continuato anche sulla pista del vallone, praticamente fino al campetto.
Mezza stella in meno per i primi 200 metri duri e il breve tratto di valloncello molto tracciato.
Se non cambiano troppo le condizioni buona ancora per un po’.
Con Ago e Enrico.
Incrociato il gruppo degli Evergreen