Ambiente come al solito piacevolissimo, e assolutamente poco frequentato (almeno d’estate). In una splendida giornata, eravamo solo in due su questo percorso (altre cordate sulla Granta Parey).
Rispetto alla relazione generale, giova dire che il percorso, ancorché intuitivo, non è più tanto ben segnalato.
Giusto forse prendere il sentiero che porta al Col della Nivolettaz, ma l’uscita dallo stesso va scelta bene in quanto gli ometti sono molto radi e male in arnese a dir poco… Consiglio uscita sui 2700 m di quota buttandosi a destra per rocce montonate e morena, con meta la porzione di ghiacciaio alla base del pilastro dove svettano i due denti calcarei.
L’alternativa, da noi esperita in discesa, è invece tenersi dalla parte opposta, sulla destra (sx orografica) sul sentiero che contorna il Truc Tsanteleyna e al suo termine guadare il torrente e montare sulla morena più a destra, e da lì traversare in diagonale verso sinistra con un sali-scendi su comodi costoni morenici successivi. Il percorso è forse lievemente più lungo (15′) ma anche molto comodo. Si punta, anche in questo caso, alla base del ghiacciaio sottostante i denti calcarei. Da lì, via sul ghiacciaio secondo relazione.
Abbiamo messo 3h36′ a salire dal “Benevolo” con un po’ di tempo perso a cercare la strada e prendendosela comoda, e 2h22′ a scendere.
con l’ottima guida e amico Marco Tamponi