L1: si attacca a sinistra di un diedro rovesciato a “L” (via Cotta) su placca poco proteggibile (5b),poi si infila un diedro a destra poco definito, al termine del quale si effettua una traversata delicata a sinistra (5a).
Ci si porta sotto uno strapiombo fessurato e lo si supera (5c): un chiodo e un nut lasciato, S1 – 1 chiodo in posto.
L2 ci si porta a destra per un diedro facile ma sporco (3c), poi su placca poco proteggibile (1 chiodo) ,sosta S2 su clessidra alla base di un grande diedro articolato.
L3 – L4: due lunghezze nel diedro con lame sporgenti e blocchi con difficoltà di 4c e 5a.; S3 su nut e friend, S4 su friend
L5: si aggira a destra un tetto che sovrasta il diedro appena percorso e lo si evita utilizzando una placca fessurata (non limata come citato erroneamente) (4c)
L6: si traversa a sinistra sopra il tetto tramite blocchi e ci si porta sul versante Nord sostando sotto una nicchia a lame (3c+)
L7: si va a sinistra e si sale una parete con fessure e lame orizzontali (4b) sostando su blocchi alla base dell’ edificio sommitale.
L8: si sale il diedro di destra con bella arrampicata (5b) e si sosta sotto un tettino, 1 chiodo in posto.
L9: traversare a sinistra e guadagnare un altro diedro chiuso in alto da un piccolo tetto; vincerlo (5b+) e con tecnica “dulfer” portarsi sotto una stele che origina un grande foro che permette di guardare verso il terzo vallone della Leitosa, S9 su clessidra
L10: superare una larga fessura e uscire su di un gradino che conduce alla piattaforma sommatale, S10 su clessidra e cordoni.
Discesa: con una doppia da 15 metri scendere sul versante Sud-Ovest e guadagnare il fondo del terzo vallone della Leitosa. Scendere al meglio fino a quando non è possibile aggirare la cresta ovest del torrione e riportarsi alla base della via.
Materiale in posto: 4 chiodi e un nut
- Cartografia:
- I.G.C. N. 2
- Bibliografia:
- Sogno di Sea di G.C. Grassi; quaderno delle vie presso Hotel Savoia a Forno A.G.