La cresta finale presenta un percorso divertente, e quando è innevata diventa un percorso di misto con alcuni facili passaggi di arrampicata, nel suo insieme non è banale (F), mentre in veste estiva è da considerarsi EE/F.
al Lago di Rochemolles al Colle della Pelouse è presente un buon sentiero, a tratti segnalato, che si riesce ad individuare bene e porta senza possibilità di errore al colle, sulla cresta e appena sotto sul versante francese si trova qualche ometto ad indicare il percorso migliore. Ad inizio stagione e fino a metà giugno sono spesso indispensabili piccozza e ramponi
Attraversato il ponte di quota 2001 m si volge a sinistra per imboccare una stradina sterrata che prima in piano, poi in leggera discesa costeggia il bel Lago di Rochemolles verso sinistra passando nei pressi delle Grange Plan 1989 m e poi ancora in piano verso la diga. A circa metà del lago un cartello indicatore indica l’inizio del sentiero per il Colle della Pelouse, quindi si abbandona la stradina e si segue il sentiero a destra che sale inizialmente verso un piloncino in cemento e poi piega a sinistra alla base di una prima balza rocciosa, che supera con alcune diagonali, con tratti scavati nella roccia. Superata la balza il sentiero sale subito ripidamente su pendii erbosi e qualche tratto di sfasciumi, prendendo quota gradualmente e senza indugi, con alcune serpentine e tratti diretti anche piuttosto ripidi. Il sentiero ha qualche segnavia bianco-rosso ma ormai quasi sbiadito, e qualche tratto che si perde in alcuni pendii erbosi però si riesce a seguire bene, e in condizioni di visibilità buona non ci sono problemi di orientamento. Sempre su terreno ripido, prima direttamente e poi con una serie di serpentine il sentiero risale pendii erbosi e altre balze rocciose (qualche tratto attrezzato con vecchie catene, utili se la roccia è bagnata o vetrata) si raggiunge la conca terminale di questo ripido vallone. Da qui è ben visibile la croce in legno che indica il Colle della Pelouse. Si traversa verso destra e si risale il canalone (innevato fino a metà giugno), oppure sulla destra del pendio si possono utilizzare facili roccette gradinate che conducono alla croce in legno del colle, a quota 2757 m. Dal Colle della Pelouse (cartello indicatore in legno) si deve volgere a sinistra, tenendosi appena sotto il filo della cresta Nord-Est che scende dalla Cima Gardiora salendo per pendii detritici (o neve a seconda del periodo) arrivando alla base del tratto più ripido della cresta. Qui si può risalire lungo il filo superando alcuni gradini rocciosi che comportano alcuni facili passaggi di arrampicata, oppure tenendosi qualche metro sotto sul versante francese, seguendo una vaga traccia e qualche ometto di pietre fino a raggiungere una spalla rocciosa che scende direttamente dall’anticima (quota 3099 m). Dalla spalla si traversa sotto il salto roccioso dell’anticima in diagonale, su facili roccette (o neve) superando un tratto abbastanza esposto, fino a raggiungere un colletto posto tra l’anticima (a sinistra) e la vetta (a destra). Con facile percorso si raggiunge la cima, indicata da un paletto in legno e un ometto di pietre.
In discesa si segue a ritroso lo stesso percorso di salita
La Cima Gardiora è nota sulle carte francesi dell’I.G.N come “Cime Gardoria”, semplicemente Gardiora sulle carte IGM, e due quote ufficiali, 3125 m per le guide e carte italiane e 3137 m per la letteratura francese. La cima è un notevole punto panoramico con la vista che spazia dal Delfinato, al Monviso e buona parte delle Cozie Meridionali, Centrali e Settentrionali.
- Cartografia:
- IGC foglio 104 - Bardonecchia, Monte Thabor, Sauze d'Oulx. Scala 1:25000
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI Alpi Cozie Settentrionali