Gatti (Rocca dei), avancorpo nord – Via della Resilienza

Gatti (Rocca dei), avancorpo nord – Via della Resilienza
La gita
marcestonex
2 05/11/2024
Accesso stradale
Posteggio lungo la strada in spiazzetti e non nella piazzola finale

Facciamo una relazione realistica alla Via valà!
Avvicinamento: dalla piazzetta imboccare il sentiero per tutte le vie di Rocca dei Faggi, dietro la baracchetta. L’ometto dove si devia è esattamente 80mt dopo l’imbocco (misurati con GPS) e non 150: noi abbiamo proseguito credendo non fosse quello e siamo poi tornati indietro. I “pochi metri nel bosco” prima della pietraia sono letteralmente 3mt di erba con 2 arbusti, dopo i quali si accede subito alla pietraia che in breve porta alla canaletta orizzontale da seguire verso sx: corda fissa arancione ben evidente alla fine della quale parte la via.
Descrizione (veritiera) della Via:
L1: 25mt, 9 placchette, 5b max.
Si attacca sopra la fine della corda fissa, e dopo pochi metri dritti si prosegue ascendenti a dx fino ad arrivare ad un evidente diedro (II+ max): fin qui conviene saltare almeno 2 delle 4 placchette e allungare le altre per evitare eccessivi tiraggi delle corde. Il diedro e la placchetta, descritti in relazione in modo così esaustivo da farli sembrare 20mt, sono in realtà lunghi circa 4mt, e sono pieni di prese per mani, appoggi per piedi e soprattutto troppe placchette: anche qui conviene saltarne. Il grado è sul 5a per quanto riguarda il diedro e forse 5b il passaggino dal terrazzino ad arrivare alla sosta. Se si affronta direttamente la placca senza usare il diedro, forse si raggiunge il 5c. La sosta presenta evidenti segni di ruggine sul maillon di calata, prestare attenzione (allego foto);
L2: 25mt, 4 placchette, 4c max. Di nuovo, la descrizione dettagliata dei primi metri in realtà si risolve in 6mt di facili balze a prese enormi, sul 4c. Finiti questi 6mt, c’è una sosta dove conviene fermarsi e slegarsi: da qui la “Via” è estremamente facile e discontinua, volendo si può fare conserva protetta (come abbiamo fatto noi per i successivi 2 tiri), ma col senno del poi conviene quasi più proseguire slegati. Volendo, sosta su albero 15mt dopo la catena su roccia;
L3: 50mt (più o meno), 4 placchette, III max. Dopo lo spostamento a sx, si prosegue dritti in verticale seguendo le rade placchette su facili balze rocciose per i successivi 20mt circa, finiti i quali si prosegue per crestone fino ad una sosta con cordone verde e maillon;
L4: 20mt, 4 placchette, III max. Lo spostamento a sx marcato come 30mt in realtà non è nemmeno 10 (allego foto), segue gendarmino carino con difficoltà attorno al III° e qualche sporadica placchetta. Non è che in cima ci siano tutte queste possibilità di eventuale sosta su ancoraggio naturale;
L5: 50mt comprensivi degli spostamenti, 2 placchette, III max. Qui la relazione del tiro non mi torna. Si prosegue una decina di metri tra gli arbusti fino ad arrivare ad una paretina di pochi mt (placchetta) che si affronta direttamente (II). Dalla sua sommità, per tracce verso sx sino ad essere sotto al gendarme finale, il quale si aggira a sx e si supera con facile arrampicata (placchetta sotto la fine). Sosta con catena in cima.
Da qui si prosegue per circa 150mt di lunghezza su cresta rocciosa facile (passi di I, si possono tranquillamente reindossare le scarpe) fino a giungere ad un colletto in leggera discesa: poco prima del colletto, si nota una costruzione in pietra in alto verso dx: se si punta a quella si intercetta il sentiero di discesa. Non conviene scendere direttamente dal colletto perché per reintercettare il sentiero occorre ravanare in modo discretamente brutto. Intercettato il sentiero, in breve si è di nuovo alla macchina.

Beh, che dire, relazione da criminali! Distanze cannate quasi sempre, descrizioni che fanno sembrare i passaggi 4 volte più lunghi, ma soprattutto i gradi proposti sono COMPLETAMENTE sbagliati! Non si può proprio descrivere una via con passaggi di VI+ e A0 quando in realtà al massimo si incontra del 5b per un tiro, mi spiace ma è proprio sbagliato e basta. Noi inoltre abbiamo percorso solo un tiro e mezzo legati, anche perché da metà del secondo tiro in poi la Via diventa esclusivamente una sequenza di facili balze di III che, come già detto prima, conviene quasi più percorrere slegati anziché no. Quantomeno la roccia è quasi sempre buona! Prima gita con Fra, alla scoperta di questi orrori dietro casa che evidentemente attirano entrambi

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