Da S.Giacomo si prende il sentiero che in circa 2h00 conduce al Rifugio Soria (1840 m).
Si segue il sentiero per il Colle di Finestra fino al bivio a quota 1903; da qui si abbandona il sentiero principale per seguire la diramazione “Pera de Fener” che si allunga nella Gorgia Maura. A quota 2440 si lascia anche questo sentiero per proseguire a destra in corrispondenza di una lapide.
Si rimonta il faticoso pendio di sfasciumi, (seguendo i bolli rossi evidenti) fino ad imboccare un canalino che conduce (fra pietroni) sulla Forcella Roccati (2600 m circa).
Si scende di pochi metri sul fondo dell’avvallamento, in direzione del canalino Saint Robert, che si imbocca a quota 2650.
Si risale con attenzione il ripido canale (anche qui seguendo i bolli rossi ed una freccia che ad un certo punto porta verso destra per aggirare un salto di roccia), fino a quando si trasforma in pendio (q. 2720 circa); di qui si può traversare a sinistra per roccette fino a congiungersi con la parte terminale della cresta ONO del Gelàs ; ma (almeno in assenza di neve) è meglio terminare la salita del canalino Saint Robert dove si giunge con ulteriori 100m di dislivello (q. 2824).
Si seguono i (radi) ometti che portano in breve sulla cresta ONO del Gelàs: qui iniziano le difficoltà alpinistiche (I-II-II+) e anche l’esposizione in alcuni tratti non è banale.
La cresta è abbastanza ripida ma ben appigliata (seguire le evidenti tacche gialle); solo l’ultimo tratto riserva 30m circa di lastroni abbastanza lisci (II+), nei quali fare attenzione (specie in discesa).
Una volta terminati i lastroni occorre scavalcare a sinistra sul filo di cresta (II-, esposto) per immettersi sull’ultimo pendio di roccette, sormontato da una traccia che in 10 minuti conduce sulla Cima Nord del Gelas (3143 m).
- Bibliografia:
- M.Bruno, In Cima-73 Normali nelle Alpi Marittime, vol. 1