Ancora parecchia neve lungo il percorso, portante, anzi duretta! Anche in discesa si faceva appena l’impronta che permetteva di non scivolare.
Canale in ottime condizioni di innevamento, con ottima tracciabilità, condizioni buone anche in discesa.
E’ dallo scorso anno che Ale mi chiedeva se andavamo a fare il Gelas, e anche se lo avevo già fatto con la Traversata degli Italiani dalla cresta est della Maledia con discesa sul Soria, ho accettato volentieri l’invito, soprattutto per la compagnia ma anche per rivedere l’ambiente di qua che è veramente spettacolare! E poi l’idea del canalino mi stuzzicava! Oggi siamo in 4: Ale, Barnaba, Luca ed io.
Troviamo già la prima neve da sotto le Lac Mort, anche se non è continua, da sopra il lago vediamo due o tre cordate che si dirigono alla cresta Ovest della Cima di St. Robert e una sul primo tratto di cresta. Che bei ricordi di quando l’avevo fatta: la prima volta ci eravamo dovuti ritirare poco prima di metà cresta sotto una nevicata, la seconda volta invece siamo riusciti a farla tutta in una giornata meravigliosa, sogno un pò, mi piacerebbe esser di nuovo là, è veramente bella! Smesso di sognare ripartiamo, dal Lac Gelè in poi la neve è quasi continua e permette di procedere agevolmente anche se con un pò di attenzione visto che è duretta e non abbiamo ancora messo i ramponi. Giunti in vista del Balcone del Gelas vediamo arrivare un francese da sotto le Roche Risso e due che si stanno portando all’attacco del canale. Ci mettiamo sulla Terrazza del Gelas a far due foto e a prepararci per la salita, intanto lasciamo salire i tre e poi ci avviamo a nostra volta. La neve tiene bene e saliamo senza problemi fino alla forcella e da il in vetta su roccette asciutte e pulite. La giornata è splendida e si sta divinamente in maniche corte, foto di rito e mangiamo qualcosa. Il panorama è spettacolare, vediamo gente sulla Maledia, e alcune persone su delle rocce alla Terrazza del Gelas. Dei due saliti prima non c’è traccia.
Il francese scende prima di noi, lo lasciamo uscire dal canale e poi iniziamo la discesa a nostra volta. Poco dopo sentiamo una donna urlare e vediamo due all’attacco del canale, uno dei due sta scivolando sulla neve, lo perdiamo di vista, è finito contro delle pietre ma fortunatamente lo vediamo poi allontanarsi sembra senza danni, intanto il suo compagno scende a raggiungerlo.
Scendiamo bene, la neve ha tenuto nonostante il caldo, bisogna solo far attenzione nei pressi del masso poco dopo l’inizio del canale dove il sole comincia a scaldare di più la neve, ma si passa senza problemi.
Dalla terrazza del Gelas vediamo due che dopo aver fatto un allucinante traverso su neve son saliti sul Balcone del Gelas, non so se erano i due della scivolata di prima.
Siamo scesi sfruttando il più possibile la neve che non ha mollato un gran chè, anzi in alcuni punti era anche ghiacciata e bisognava star attenti.
Siamo arrivati a Madone de Fenestre col sole, ma il Gelas era tutto preso nelle nuvole.
Alla macchina Ale ci ha fatto una bella e gradita sorpresa tirando fuori dal bagagliaio un frighetto pieno di bibite ghiacciate che ci hanno ritemprato dopo la calda giornata: GRAZIE ALE! Dopo esserci ben rinfrescati visita al bel Santuario di Madone de Fenestre e rientro a casa con un’altra bella gita fatta e una bella giornata passata in montagna. Un grazie ai miei compagni di gita per la bella giornata passata assieme, un bravo a Luca al suo primo canale e peccato per Gabriella che all’ultimo ha dovuto rinunciare alla gita.