Dal parcheggio risalire in direzione ovest i ripidi prati sovrastanti, seguendo la strada interpoderale che guadagna quota con lunghi tornanti prima in direzione NE verso Berrier (2198 m), poi verso O/NO a raggiungere l’imbocco del vallone di Crête Sèche. Con buon innevamento si risalgono invece, più direttamente, i pendii ripidi a destra del torrente. A circa 2300 m si sbuca su un ampio pianoro in vista del Rifugio Crête Sèche 2410 m (ottima base per dividere in due la gita, o per altre salite in zona).
Dal rifugio in direzione W per l’evidente vallone (Comba di Crête Sèche) superare un primo ripido risalto (ove sorge il Bivacco Spataro) ed il successivo lungo pianoro (Plan Sabla, 2610 m); volgere decisamente a sinistra (W) per risalire un ripido pendio che termina restringendosi tra le rocce ad un pianoro glaciale a circa 2900 m, colle tra la Punta Aroletta e la quota 3061 m. Siamo sul Glacier de Aroletta, che risaliamo (W) sino al Col du Mont Gelé (3144 m). Siamo sul Glacier du Mont Gelé e, tenendo come riferimento la croce sommitale ben visibile dal colle, in direzione NW raggiungiamo il ripido pendio sotto la cima. La vetta, caratterizzata da una grande croce lignea, si può raggiungere direttamente racchette ai piedi.
- Cartografia:
- CNS 293 Valpelline
- Bibliografia:
- A. Mezzavilla, D. Pellissier - Orizzonti Bianchi Vol.1 – Itinerario n.29