- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Sono partito alle 8, un po’ tardi, ma oggi ero nell’indecisione sul “dove andare”. Mi ha molto stupito arrivare a Ruz e non trovare auto di scialpinisti e/o la traccia per il rifugio. In partenza la neve deve aver preso pioggia, sembrava il carapace di una tartaruga. Sono passato (in salita e in discesa) dal canalone a ovest del rifugio. Nel canalone ha sfogato una piccola valanga e, oggi, si saliva bene su neve portante. In discesa a mezzogiorno nel canalone la neve era diventata polenta sfondosa…direi pericoloso. Dal rifugio e fino al bivio del Pian de la Sabla ho trovato: crosta cedevole con sotto uno spesso strato di neve pseudo invernale. Nel canalino che sale al ghiacciaio c’era poca neve nuova che aveva la tendenza a far zoccolo. Un piccolo tratto di neve molto dura difende lo scollinamento sul ghiacciaio. Neve invernale sul ghiacciaio tenuta in temperatura dalla nuvolaglia e dal vento. Si arriva facilmente sci ai piedi fino alla croce. In discesa si fanno 5 min a piedi da quando si tolgono gli sci fino al parcheggio. Il ghiacciaio sembra ben chiuso, si vede solo un buco appena sotto il colle verso Ollomont.
Quando sono arrivato al rifugio, ho visto la traccia di qualcuno che si era diretto, a piedi e senza nemmeno le ciaspole, verso la Trouma des Boucs. Ho poi incrociato una quarantina di ragazzi inglesi che stavano scendendo. Li ho poi rivisti a Bionaz.