- Accesso stradale
- Parcheggiare la macchina dopo alpeggio
Finalmente fatta questa grande classica, ambiente strepitoso in una giornata senza vento e con il sole che scalda il giusto. Partire presto se si vuole attaccare per primi, spesso si formano code lungo la via per le numerose cordate. Attraversato il fiume si imbocca la pietraia sulla sx, con la dovuta attenzione si intercettano tutti gli ometti e si prosegue su sentierino tenuto bene (considerato il ghiaione) e si fa molta meno fatica. Arrivati alla Monaca, si arrampica slegati per una decina di metri (nulla di complesso, ma bisogna prestare molta attenzione) fino ad arrivare all’attacco della via. All attacco si trova un piccolo mallion come riferimento, e ci si inserisce nel diedro camino che presenta un paio di spit. Tiri proteggibili con friend medio grandi. Roccia a prima impressione ballerina, ma non si stacca nulla. Attenzione a calarsi dalla sosta in catena molto sulla dx al termine del terzo tiro e non puntare allo spuntone riempito di cordoni a sx. Per la descrizione della discesa, consiglio lettura recensione di faso8, molto completa – a cui aggiungo solo che con 30m si arriva giusti alla cengia (passando per una sosta intermedia, dove non ci si ferma) calandosi – faccia a valle – a sinistra e NON nel canalino a destra.
Super gita con zio Elvio. Saluti alle guide Nadia e Matteo conosciuti in salita