Note
Storico
Via molto bella e in ambiente selvaggio che si sviluppa lungo la parete sud est della torre Germana sulla dx rispetto allo spigolo Boccalatte.
Roccia spesso precaria e in molti punti da verificare, prestare attenzione a dove si mettono mani e piedi.
Itinerario protetto a spit con soste provviste di anello di calata fino a S7.
Grado obbligato 6a+, i tiri più duri di 6b+ sono L 4 e L 5, protetti dove serve ma senza possibilità di azzerare.
Inutili nut e friend.
Avvicinamento
Roccia spesso precaria e in molti punti da verificare, prestare attenzione a dove si mettono mani e piedi.
Itinerario protetto a spit con soste provviste di anello di calata fino a S7.
Grado obbligato 6a+, i tiri più duri di 6b+ sono L 4 e L 5, protetti dove serve ma senza possibilità di azzerare.
Inutili nut e friend.
da Bardonecchia (TO) seguire la strada in direzione frazione Melezet, giunti al bivio per il Colle della Scala girare a destra per la Valle Stretta e superata la Parete dei Militi, sulla sinistra, parcheggiare sulla destra nei pressi della bergeria, vicino a un cartello indicatore e a un ponticello.
Attraversare il ponticello e percorrere il sentiero verso dx, dopo circa 10 minuti in piano si incontrerà un bivio con una traccia ben evidente che sale sulla sx e da qui le opzioni sono due:
- percorrere la traccia in salita seguendo gli ometti che risalgono gli sfasciumi fino ad arrivare in corrispondenza di una forcella che divide la torre Germana dal torrione della Monaca (pilastro che ha le sembianze di una monaca in preghiera). Dalla forcella scendere sul lato opposto per 10 m (III) con possibilità di calarsi, costeggiare per qualche decina di metri i risalti di roccia fino ad arrivare all'inizio della via posto su un caratteristico triangolo di roccia bianca (circa 1 ora e un quarto)
- continuare sul sentiero che costeggia il torrente fino ad arrivare in prossimità di due abetaie che risalgono il versante della torre germana. Portarsi sul lato dx dell'abetaia e risalire a piacere gli sfasciumi fino a portarsi alla base della parete da cui si può facilmente individuare la linea di spit (1 ora)
Descrizione
Attraversare il ponticello e percorrere il sentiero verso dx, dopo circa 10 minuti in piano si incontrerà un bivio con una traccia ben evidente che sale sulla sx e da qui le opzioni sono due:
- percorrere la traccia in salita seguendo gli ometti che risalgono gli sfasciumi fino ad arrivare in corrispondenza di una forcella che divide la torre Germana dal torrione della Monaca (pilastro che ha le sembianze di una monaca in preghiera). Dalla forcella scendere sul lato opposto per 10 m (III) con possibilità di calarsi, costeggiare per qualche decina di metri i risalti di roccia fino ad arrivare all'inizio della via posto su un caratteristico triangolo di roccia bianca (circa 1 ora e un quarto)
- continuare sul sentiero che costeggia il torrente fino ad arrivare in prossimità di due abetaie che risalgono il versante della torre germana. Portarsi sul lato dx dell'abetaia e risalire a piacere gli sfasciumi fino a portarsi alla base della parete da cui si può facilmente individuare la linea di spit (1 ora)
- L1: muro verticale con partenza delicata inframezzato da una cengia (35m)
- L2: trasferimento su balze erbose e brevi risalti, eventualmente concatenabile al tiro precedente. (25m)
- L3: muro verticale, terrazzino, e muretto di chiusura (20m)
- L4: diedro delicato, con possibilità di uscirne più facilmente spostandosi sullo spigolo di sx (35m)
- L5: muro con fessure orizzontali da salire obliquando a dx fino a portarsi in piedi su un terrazzino. Risalire verticalmente lo strapiombo, proseguire su placca verso sx fino a uscire su un muretto in sosta (35m)
- L6: traversare verso dx, infilarsi in un diedro verticale sfruttando la fessura che risale obliquamente sulla sx fino ad arrivare su una cengia (35m sosta).
- L7: Risalire lo spigolo, più facile se ci si mantiene sulla dx (15m, possibilità di unirlo al tiro precedente)
- L8: alzarsi verticalmente sopra la sosta, superare uno strapiombo fisico, e compiere un lungo e delicato traverso verso dx (35m)
- L9: traversare due metri a dx, infilarsi nel diedro un po’ sfasciumoso e risalirlo per circa 5 metri, fino a portarsi sullo spigolo di dx all’altezza della secondo fix ( ottimi appoggi per i piedi e per le mani). Risalire il meraviglioso muretto di roccia tagliente costeggiando il pino fino ad arrivare alla vetta (3om)
Discesa:
dalla cima proseguire in direzione est, seguire gli ometti fino a una forcella, scendere in una canalino verso dx (possibilità di calarsi pochi metri da un pino) fino alla forcella alla sx del pilastrino che nasconde l’anello di calata.
Da qui calarsi per 30/ 35m fino al sentiero sottostante, seguire gli ometti verso sx fino a un altro fix da cui è possibile calarsi per alcuni metri o disarrampicare (II). Scendere il canale detritico fino a raggiungere il sentiero che porta allo spigolo Boccalatte, e da lì al parcheggio (1 ora).
B. Lomello e P. Bertotto, ottobre 2019
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