- Accesso stradale
- si arriva a Pian della Casa, strada a tratti molto sconnessa ma fattibile con ogni auto
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
Condizioni strepitose oggi, grazie al forte rigelo notturno (eccetto i primi 50 m di dislivello un po’ sfondosi). Sono partito 1 km prima di Pian della Casa del Re perchè mi ero stufato della strada abbastanza sconnessa, insieme ad un simpatico scialpinista di Savigliano. Raggiunto il Pian della Casa del Re conviene subito attraversare le passerelle a destra per arrivare ben presto alla neve, praticamente 10′ di portage da Pian della Casa. La prima parte del canalone inizia a presentare alcuni buchi fino al grosso roccione, ma si passa ancora molto comodamente. Oltre l’innevamento è continuo anche se non abbondante, infatti si sente il rumore dell’acqua, prestare attenzione mantenendosi sempre sulla destra. Neve con forte rigelo, ideale per le ciaspole mentre gli scialpinisti hanno avuto un po’ di problemi a salire. Terminato il canale e raggiunta la conca mediana, ho scelto di proseguire a sinistra, percorso un po’ più breve ma più ripido, ma la neve di oggi invogliava a salire sulle massime pendenze. Superato uno spallone il terreno si addolcisce e diventa una valletta molto dolce che poi si collega all’altro itinerario possibile; da 2700 m in su un po’ di neve fresca della sera precedente, che ha reso stupendo l’ambiente e non ha portato nessun problema alla progressione. Ultimo tratto per la cima, seppur un po’ ripido, fatto comodamente racchette ai piedi, proprio fino alla croce.
Discesa racchette ai piedi già dalla cima con qualche attenzione perchè lo strato recente iniziava ad essere scivoloso, poi ho scelto di passare dal valloncello sotto la cima di Mercantour, più dolce del percorso fatto in salita e molto bello. Raggiunta la conca che precede il canalone inferiore ho messo i ramponi perchè mi era sembrato, a salire, più ripido di quanto poi fosse realmente (effetto ombra) che presto ho dovuto togliere perchè la neve aveva decisamente mollato. Un po’ più delicati gli ultimi 100 m, dal roccione in giù, dove ho cercato di evitare di restare sul fondo del canale per evitare di finire nel torrente.
Insomma bellissima gita in ottime condizioni, impiegato 2 h 30′ a salire, per sfruttare bene il rigelo occorre partire non troppo tardi (io alle 7.30). Buon numero di scialpinisti/snowboarder e un altro racchettaro, ma ben distribuito su tempo e spazio, sono arrivato tra i primi in cima potendo così godere del grandioso panorama. Un saluto a Sergio e Miranda che incontro sempre quando vengo in valle Gesso!