- Accesso stradale
- Pian della casa del Re
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1800
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Quella di oggi comunque una delle Ghigliè più belle di sempre. Sembrava di sciare sul velluto su pendii lisci ed intonsi, la perfezione. Unica pecca il tratto finale nella gorgia con molti buchi che si stanno aprendo ed in particolare il passaggio dal masso da fare con molta cautela. In salita siamo saliti con i ramponi fino a quota 2500 per mia comodità. Il passaggio dal buco fatto facilmente con picca e ramponi sulla destra. Discorso completamente diverso per la discesa. Io sono sceso dal masso sulla sinistra orografica scalinando sempre con gli sci ai piedi facendo molta attenzione. Vietato togliersi gli sci, ho osservato lo spessore del manto in un punto sarà 20 cm e l’acqua sta lavorando , occhio alla penna. Forse è più sicuro scendere sulla destra orografica con un passaggio di forza ma forse più sicuro. Da non sottovalutare il guado , non per il pericolo ma per non bagnarsi gli scarponi.
Come dice un mio vecchio amico” la Ghigliè è sempre la Ghigliè”. Prima volta nel lontano 1988 poi è diventato quasi un rito, una volta nel 2009 fatta il 4 Luglio ma era un’altra era. In compagnia di Nino e Bruno rigorosamente tutti over 70. Partiti insieme ad Ettore e Davide che hanno fatto il giro del Mercantour in senso orario. Davide ha salito sia la Ghigliè che il Mercantour.