Sfruttato al mattino la navetta per raggiungere il rifugio Troncea (3 € solo a – 5 € a/r) ed abbreviare così la salita. Sentiero per il colle del Beth molto largo nella prima parte. Dal colle ottima vista sui laghi del Beth (ormai ne rimangono solo più due). Il bivacco risulta chiuso ed ospita tre stanzette per due persone (occorre chiedere le chiavi all’ufficio informazione del Parco). Risulta molto bello ed in ottima posizione (caratteristico anche il vecchio bivacco “Piero Villot” incastonato tra muri a secco). Dal colle seguita la cresta e superati i torrioni come da descrizione. L’aggiramento del terzo torrione richiede maggior attenzione e si supera contornandolo sul lato Val Troncea a circa 15 metri dal suo culmine. Raggiunta nuovamente la cresta si percorre fedelmente fino alla croce di vetta. Visti molti camosci sul versante a nord solcato ancora da una lingua di neve nel canale. Nuvole che cominciavano a salire dalla pianura verso mezzogiorno. Discesa dalla normale escursionistica visitando la miniera sul lato Val Troncea. Dopo tappa al rifugio con ottima birra artigianale siamo ritornati a piedi alla macchina sotto una leggera pioggerellina.
Con Massimo finalmente felice per essere riuscito a fare una gita in montagna.