Oggi la fortuna mi ha assisitito. Giornata fresca e ventosa. La descrizione dell’itinerario e’, per cosi’ dire, succinta.
Arrivati al primo colle, bisogna piegare a NO e non NE, arrivare fin dove la cresta diventa rocciosa e poco prima
traversare in leggera salita verso sx il versante erboso su traccia labile. Arrivati al fondo della cresta , si incontrano delle rocce.
si divalla allora sul versante Orco perdendo un 100 metri, seguendo l’unico canalino ripido e franoso percorribile.
Non bisogna lasciarsi tentare da cenge sulla sx perche’ finiscono su salti.
In discesa, non volevo ovviamente rifare tutta la balorda strada dell’andata. Scendo e vedo un canalino molto ripido
e coperto da olina rigogliosissima. Rinuncio e scendo al colle. Di li, lassu’ qualcuno mi ama, rintraccio ometti che mi porteranno
con qualche difficolta’ al Gias di lei. Se volete evitare la strada balorda che ho fatto io:
al pianoro che si estende sulla enormi rocce piatte levigate, ci sono due segni bianco rossi , a sx e dx. Voi dovete salire al centro passando sopra la bastionata rocciosa centrale che limita a dx il canale del rio che porta al colle Nora. Traccia labile, ma seguibile con buona volonta’.
la traccia passa sale sempre parallela alla Punta Tovo, e arriva al colle. di li percorso normale