- Accesso stradale
- strada ghiacciata da ponte marmora in su
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa pesante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Una simpatica crosta ci accoglie a Pian Preit di primo mattino. Come se non bastasse, l’attrazione della buschina per il CAI Tirana è irresistibile e la gita inizia con segnali sconfortanti.
Però, man mano che si sale, la crosta diminuisce e infine ne esce una gita più che discreta. Se si esclude la cresta (inutile ma di pregio per passaggi su roccia fortemente voluti da Giorgino) e la parte alta con esposizioni meridionali la sciata è stata abbastanza agevole.
La neve nella parte alta del bosco è pesantuccia ma morbida e ben sciabile grazie alla buona pendenza. Gli ultimi prati nei pressi di Pian Preit sono l’unica zona dove la crosta ha resistito al caldo pomeridiano che l’ha resa umana sul resto del percorso.
Confermo la precisazione di Isacco (oggi presente ma ancora invaghito delle giungle): alla partenza tenetevi a destra dell’abetina: è una selva un po’ troppo oscura.
Nutrito gruppo CAI Tirana.