- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1300
Partito da Canza. Neve presente sin dall’inizio, ma direi che le ciaspole non servono, in quanto molto pestata. Indosso le ciaspole al bivio per il rifugio Miryam, anche perchè seguo il sentiero a destra, meno battuto. Attraverso il lago del Vannino sulla traccia più a sinistra e poi seguo una traccia di sci che però non porta al passo del Busin ma al passo alla sua sx (ha un nome?): non conoscendo la zona e non sapendo cosa mi sarebbe aspettato abbandono la traccia e vado al passo del Busin. Da lì scivolata su forti pendenze per arrivare poi alla diga. Qui commetto un errore fatale: vedo la cresta a sx e penso che sia migliore e più facile. Peccato che non ne vedo la parte finale … infatti alla fine la cresta diventa affilata ed esposta con dei sali-scendi: rinuncio. Ormai per prendere la via corretta è tardi, anche perchè bisogna quasi tornare alla diga. Al ritorno avendo verificato il passaggio seguo l’altro passo invece del Busin (pendenze inferiori).
Comunque bella gita con notevole sviluppo e paesaggi magici. Pochissima gente in giro e non nel mio percorso. Tracciate le salite al Nefelgiù ed alla Scatta Minoia. Invece non mi sembra ancora tracciata l’Arbola. Per chi scia se si cerca si trovano bei pendii con buona neve. Le cime e le creste invece sono un po’ pelate dal vento.