Tra le più belle salite dell’Appennino Tosco-Emiliano. I canali non sono particolarmente lunghi ma molto logici ed evidenti con bella vista sul Lago Santo.
Con i suoi 1991 metri il Monte Giovo è la quinta cima dell’Appennino Tosco Emiliano e la seconda della provincia di Modena dopo il Monte Cimone. Nel periodo invernale i suoi versanti, creste e canali sono tra i più battuti di tutto l’Appennino Tosco-Emiliano per l’indubbia comodità e bellezza.
Le difficoltà sono classiche nella prima parte, più divertenti e impegnative nel secondo tratto con qualche ripido passaggio (70/80°) che si supera con due tiri di corda. Il Canale Sinistro è invece il gemello minore che oppone difficoltà simili o lievemente superiori in un ambiente più severo lungo una splendida linea stretta tra le rocce.
Seguire la carraia che in pochi minuti porta al Rifugio Vittoria (1505 m) sulle sponde del Lago Santo da dove sono già visibili tutti i canali. Il destro si vede molto bene. Costeggiare il lato destro del lago, quindi attraversarlo portandosi sulla sponda opposta. ( Pericoloso attraversare il lago anche se ghiacciato). Risalire il pendio nel boschetto fino a quando un salto di roccia sbarra la strada aggirando una parte rocciosa sulla destra, puntando al Canale Centrale . Superare il boschetto continuando poi su terreno aperto verso sinistra fino alla base del'evidente Canale Centrale (1 h). Da qui traversare obliquamente sempre verso destra in direzionane del''inizio del Canale di Destra.
È anche possibile raggiungere l’attacco in maniera più diretta. Dal rifugio tenersi sulla sponda sinistra, quindi risalire il ripido pendio nel bosco verso la parete del Giovo. Usciti dal bosco traversare a destra fino all'attacco del Canale Sinistro (0.45 h) e proseguendo ancora a quello del Centrale e continuare verso destra per il Canale Destro (accesso consigliabile per il canale sinistro, per il centrale e il destro si consiglia l’accesso precedentemente descritto)
1° tiro: 55 mt Tenendosi sulla sinistra (60°), quindi continuare nel canale più ampio (40/45°) fino a quando diventa uno stretta linea di neve tra le rocce. Entrare nell’intaglio e proseguire su pendenze costanti (50°). Superare un tratto più ripido (65°), poi più facile quando il canale si allarga (40/45°) e sostare alla base di un ripido salto in una nicchia, possibilità di allestire una sosta.
2° tiro: 50mt Superare un breve tratto più verticale più impegnativo, (70-80°). Per poi proseguire tenendosi sulla sinistra. Sosta su ghiaccio.Si riesce a proteggere bene.
3° tiro: 50mt Tiro con 2 passaggi delicati più verticali (70-80°) da proteggere eventualmente con chiodi da ghiaccio, sosta su grande parete di roccia subito dopo il secondo risalto di ghiaccio
4° tiro: 60mt Traversare leggermente verso destra per poi uscire dalle difficoltà in ambiente aperto, fino alla cresta.
Soste e intero canale da allestire e proteggere, consiglio chiodi da ghiaccio, friends e chiodi. Materiale da alpinismo invernale (2 picche)
DISCESA
Percorrere la cresta in direzione Sud verso la vetta del Monte Giovo, con la sua grande croce, scendere ancora il sentiero di cresta e dopo poco, in prossimità del Barzo delle Rose, seguire i paletti se visibili, del sentiero 525 e imboccare il sentiero a sinistra che scende rapidamente al Lago Santo, dietro al Rif.Vittoria. quindi al parcheggio (1.30 h dalla cima).
- Bibliografia:
- Appennino di Neve e di Ghiaccio - Vol. 2 Itinerario 6 e 7