Materiale: 2 corde preferibilmente (o una di almeno 50mt). Fettucce anche lunghe per spuntoni, una serie di friend/nut da piccoli a medi. Le due doppie da fare lungo la cresta sono attrezzate (cordoni, chiodi, maillon). La cresta, data l'esposizione, è spesso in condizioni già ad inizio stagione.
Sulla guida di Cambon è presente uno schizzo e qualche succinta indicazione, ma sono errate le indicazioni sulle doppie, che in realtà sono più lunghe dei 15 e 10 metri indicati, vale a dire almeno 25 e 15 mt). Più utile è consultare il sito www.montagne virtuel.com, activitè-photos-itineraire, alpinisme, Pic du Glacier Blanc arete sud, dove una serie di foto corredate da legenda esplicativa illustrano molto chiaramente tutta la salita
Dal park di Pre de Madame Carle salire al rif. du Glacier Blanc.
Dal Refuge prendere il sentiero per il Refuge des Ecrins, seguendo la traccia estiva (bolli bianchi) alta sulla morena senza scendere sul ghiacciaio.
Arrivati ad una quota di 3000mt c.a., sulla verticale del Col du Glacier Blanc (da questo punto sono ben visibili sia il Ref des Ecrins sia la nostra cresta Sud), abbandonare il sentiero e innalzarsi per nevai e pietraie in direzione dell’attacco, situato all’inizio della cresta stessa, laddove da orizzontale si abbassa a sinistra con un salto verticale di una cinquantina di metri (ore 2) [si può partire anche dal ref. des Ecrins, accesso lungo la metà, oppure bivaccare “a la belle etoile” in un vecchio posto 20mt sopra il sentiero là dove lo si abbandona come descritto nella relazione-molto bello e suggestivo-].
Attaccare 20mt a destra del salto verticale, versante est, in un diedro verticale (IV), 2 chiodi in posto, gli unici di tutta la via. Pervenire sulla cresta, girare a ovest del filo e sostare nei suoi pressi dopo 50mt, su un terrazzino, usando spuntoni per assicurazione (comodo), S1 50mt IV 2 chiodi friend/fettucce utili.
Passare sul filo, tornare sul versante est e seguire lungamente facili cenge c.a 30mt sotto il filo, evidente, si può viaggiare in conserva protetta (possibile restare sul filo, più panoramico, un po’ più difficile, più lungo, a scelta…).
Dopo aver oltrepassato numerosi pinnacoli della cresta, le cenge diventano più ripide, si sale sul filo, qui la roccia diventa ocra e si scala un torrione, versante est (III+/IV), arrivando alla sua sommità, dove è attrezzata la prima doppia,(25mt).
Si scende a una breche (sosta su spuntone attrezzato con cordone), si scala la parete successiva per una placca (IV, friend piccoli utili) obliquando a dx per finire nuovamente in cresta.
Proseguire fino a trovare la seconda doppia attrezzata, più corta della precedente (15mt), dopo un passo in discesa.
Scendere alla breche successiva. Il filo della cresta è ostacolato da una piramide che bisogna aggirare a sinistra (ovest), senza scendere, seguendo una specie di rampa-diedro fessurata obliqua verso sinistra, che si alza verso una zona più facile a sinistra della cresta, verso delle rocce nere, abbastanza evidente, III, roccia interlocutoria.
Di lì in poi si può andare senza percorso obbligato o sulla cresta o un pò a sinistra (facile, passi di III), e si arriva in vetta (ore 4-5).
Discesa: la più facile è per la cresta est, neve e roccette, attenzione nella parte alta, fino in prossimità del Col du Glacier Blanc, poi a DESTRA, nevai e morene, a vista fino al sentiero, da cui al ref.du Glacier Blanc (ore 2-3; totale ore 9-10 da rifugio a rifugio).
Per chi volesse rientrare invece al Ref. des Ecrins, seconda possibilità di discesa, per la corta cresta NW, fino ad un salto da cui una doppia di 50mt scarica sul ghiacciaio
- Cartografia:
- IGN top 25 1:25000 3436ET Meije-Pelvoux
- Bibliografia:
- JM Cambon Oisans Nouveau Oisans Sauvage Livre Est, pag 163