- Accesso stradale
- Navetta Wold-Acqua Bianca, Alagna-Wold autostop
Salita al bivacco piacevole seppur lunghetta, al Barba Ferrero d’obbligo una pausa dissetante. Il residuo di ghiacciaio sotto le roccette attrezzate del Resegotti è piccolo ma a breve obbligherà a passare su ghiaccio vivo. Bivacco umido ma ben attrezzato e fornito, peccato solo che i pannelli non siano collegati/funzionanti; solo noi dentro.
Per la cresta partenza alle 5.00, nessun grosso problema fin sopra il primo risalto raggiunto dal camino di sx (friend incastrato a metà tiro). Da lì in avanti nonostante l’attenta interpolazione di varie guide (Buscaini, Crosa Lenz-Manoni e altro) siamo riusciti a cannare un po’ tutti gli incroci dovendo rimediare anche con un paio di calate alle nostre divagazioni sull’itinerario…evito i dettagli delle ravanate. Il diedro/canalino che parte dalla cengia (vecchio chiodo a V alla base) non è da confondere con un’altro che sale un attimo prima verso dx anche se più evidente perchè inizialmente attrezzato con un paio di chiodi e fettucce ma via via sempre più marcio, difficile e ghiacciato (chiaramente noi prima abbiam messo il naso anche lì…). Saliti a tiri per guadagnare l’uscita della via sopra il grande risalto perchè la poca neve presente non dava certezze e la roccia ancora meno: un po’ di intrattenimento per chi guardava giù della terrazza della capanna. Morale della favola alla bellezza delle 15.00 foto di rito alla Margherita e poi giù letteralmente di corsa per acchiappare l’ultima funivia. Secondo noi condizioni un pò troppo secche anche se non son volati sassi ma solo un po’ di ghiaccioli verso l’uscita.
Nonostante l’eternità che ci abbiam messo e lo schiaffo al nostro senso dell’orientamento ce la siamo goduta. La via merita per ambiente e fama più che per piacevolezza della scalata, goduto molto di più sulla Rey ad esempio, ma per appassionati del Rosa anche la Signal non può mancare! Con D.B. finalmente accontentato.