Gnifetti (Punta) e Capanna Regina Margherita da Indren

Gnifetti (Punta) e Capanna Regina Margherita da Indren
La gita
andrealp
4 01/05/2011
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Polverosa pesante
Equipaggiamento
Scialpinistica

Approfittando delle generosità dei gestori del comprensorio di Monterosa Ski, che in occasione del Trofeo Mezzalama 2011 hanno messo a disposizione gratuitamente i loro impianti, abbiamo deciso di provare a raggiungere la Capanna Margherita in giornata. Solita levataccia mattutina per prendere la prima funivia da Staffal alle 6 e, causa attesa un po’ lunga all’intermedio, abbiamo raggiunto la Indren intorno alle 7,30. Tantissimi scialpinisti fin dalle prime ore del giorno, chi per vedere i campioni del Mezzalama chi per salire le vette del gruppo del Monte Rosa. Giornata molto fredda, con alcune raffiche di vento gelato che ci hanno accompagnato specie sul ghiacciaio del Lys. Abbiamo optato per aqgirare a ovest lo sbarramento roccioso che si staglia di fronte all’arrivo della funivia, evitando la progressione con ramponi e picca nel canale, a quell’ora non ancora tracciato (anche se i primi scialpinisti si stavano aggingendo a farlo) e apparentemente molto innevato (troppo?). Una scelta che allungando un po’ l’itinerario ci ha portati a risalire il ghiacciaio Garstelet e passare a fianco dei rifugi Mantova e Gnifetti. Abbiamo quindi proseguito fino al ghiacciaio del Lys. Tutti i crepacci sembrando ben chiusi ed il gran numero di scialpinisti ed addetti al Mezzalama hanno garantito una traccia ampia e sicura (così sicura che non abbiamo visto alcuna cordata, contrariamente a quanto previsto dai manuali di progressione su ghiacciaio; tutti slegati, compresi io e il mio compagno di gita). Lungo la salita ci siamo soffermati a guardare la discesa dei campioni del Mezzalama che scendevano legati (loro sì) dal Naso del Lyskamm alla volta del rifugio Mantova. Increbile la prestanza atletica delle prime cordate che dopo alcune migliaia di metri di dislivello in salita (ed a passo di corsa) avevano ancora la forza di affrontare a tutta velocità la discesa di quasi 3 mila metri che li avrebbe condotti a Gressoney (ultimi 200-300 metri a piedi per mancanza di neve). Nel frattempo abbiamo superato il Colle del Lys (quota 4.250) e ci siamo portati sotto la spettacolare parete di ghiaccio e neve della Parrot. Qui le difficoltà della quota si sono fatte sentire ma soprattutto le nubi incombenti ci hanno consigliato un rapido dietro front finalizzato ad evitare i rischi di una discesa con scarsa visibilità. Bellissima e farinosa (benchè lavorata dai numerosi passaggi) la neve fino a 3.800 metri poi via via più pesante, soprattutto nella discesa fuoripista della Indren. Abbiamo avuto la soddisfazione e l’onore di condividere molte curve con gli atleti di alcune squadre del Trofeo Mezzalama che dopo sette o otto ore stavano portando a termine, esausti, la loro gara davvero ai limiti delle potenzialità umane. Bravissimi!

Con l’amico Beppe.Pal alias “L’Biund” che dopo la gita a Cima del Carro a Pasquetta mi ha fatto di nuovo alzare all’alba (anzi prima ancora).

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