- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 1300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Abbiamo parcheggiato a Inversigni ma si può salire ancora per un chilometro scarso (case Pezelette) con buone opzioni di parcheggio e inversione (io ho il tamagnun grosso e non mi son fidato…). Neve sulla strada ma non durerà molto. In pratica neve continua dai due tornanti sotto San Bartolomeo, ma in discesa si possono mettere gli sci anche dopo e arrivare quasi a Inversigni, sicuramente al parcheggio più alto. Rigelo discreto, ottimo oltre i 2.000 metri. Buone condizioni sia di salita che di discesa, neve assestata e divertente. In basso, quando non la neve non ne può più e diventa marcia, ce n’è poca su fondo erboso e ci si diverte ugualmente.
In salita, lasciati gli sci quando il pendio muore sulla cresta e saliti a piedi (ramponi!) gli ultimi 100 metri.
I tre forti ragazzi local davanti a noi son saliti e scesi sci ai piedi, ma sinceramente non so se ne valga la pena : c’è poca neve in alto con rare lingue fra le pietre. Dall’inizio del pendio continuo, invece, neve bellissima. Prima si scende meglio è.
In salita rampanti quasi indispensabili, almeno nell’ultima parte. Si segue la successione pià logica di canali e pendii per finire poi sulla cresta finale, a fianco della quale si arriva in vetta. Consigliabile fin che dura, essendo ora in condizioni ideali.
Un ringraziamento a Popino per avere socializzato alla tribù le condizioni de questo bel gitùn che inseguivo da tempo.
Oggi in 7 sul percorso.